Ucraina, libri per l’infanzia per i piccoli rifugiati in Italia, stampati cinque titoli
Bologna - Albi illustrati, fiabe e storie per bimbi fino ai 10 anni, libri scelti con cura che da oggi sono in distribuzione nella rete delle biblioteche dell’Emilia-Romagna e a livello nazionale.
Sono 5 mila i libri stampati in ucraino per le bambine e i bambini rifugiati in Italia. È uno dei risultati della raccolta fondi, ancora attiva, a favore dell’Ukrainian Book Institute, ente governativo ucraino per la promozione della lettura in Ucraina, sostenuta dalla Federazione degli editori europei, che ha seguito la stampa dei volumi, e dall’Associazione Italiana Editori.
Raccolta per la quale è tuttora possibile donare (https://gogetfunding.com/crowdfunding-campaign-to-support-printing-of-ukrainian-childrens-books/).
Hanno partecipato alla catena di solidarietà anche l’editore Rubbettino Print che ha stampato i libri che da oggi vengono distribuiti nel nostro Paese; gli editori ucraini, che per questa iniziativa hanno reso disponibili gratuitamente i file di stampa; l’associazione Refugees Welcome, che segue la distribuzione a livello nazionale e la Regione Emilia-Romagna, che cura la distribuzione nella rete delle biblioteche emiliano-romagnole.
Complessivamente, sono stati stampati 5 titoli, mille copie per ciascuno.
L’Emilia-Romagna, in cui è presente una numerosa comunità di rifugiati ucraini – oltre 27 mila persone, in maggioranza donne e bambini, secondi i dati di luglio forniti dalle Prefetture –, ha ottenuto di distribuirne 2.500 copie, 500 copie per ogni titolo.
Andranno alle biblioteche in tutto il territorio, in particolare nelle province in cui sono presenti le comunità più numerose: Rimini, Bologna e Modena in testa.
Un’analoga iniziativa è stata realizzata in Polonia nei mesi scorsi ed è in corso in Germania.
Migliaia di persone, soprattutto donne e bambini in fuga dall’Ucraina, hanno trovato in Emilia-Romagna una terra pronta a fornire loro accoglienza, ma anche integrazione e condivisione, grazie all’impegno dell’intero sistema regionale, alla collaborazione di istituzioni ed enti locali e alla solidarietà che le comunità locali hanno subito dimostrato.