L'allertamento di protezione civile

In sintesi, come è organizzato e come funziona il sistema di allerta in Emilia-Romagna

Il sistema di allertamento è costituito dall'insieme di procedure, strumenti e responsabilità che trasformano la previsione di un evento meteo di particolare intensità (ad esempio pioggia, temporali, neve)  in comunicazioni sui possibili effetti e azioni da attivare a tutela dei cittadini e del territorio

Il sistema di allertamento di protezione civile deve assicurare tre funzioni essenziali: la stima del pericolo, la valutazione del rischio e la diffusione di un messaggio alle autorità di governo locali ed ai cittadini.

Dal 1995 la Regione, in accordo con il Dipartimento nazionale della Protezione Civile, ha realizzato un sistema di allertamento basato sulla cooperazione tra l’Agenzia regionale di Protezione Civile, l’ARPA Centro Funzionale, il Servizio Difesa del Suolo, il Servizio Geologico Sismico e dei Suoli, il Servizio Tecnico di Bacino, AIPO (Agenzia interregionale Fiume Po).

Per gli eventi con preannuncio, in particolare quelli legati alle condizioni meteorologiche, quindi prevedibili, il sistema di allertamento prevede due fasi:

  • fase di previsione
  • fase di monitoraggio

In Emilia Romagna la fase di previsione meteorologica è assicurata dal Servizio IdroMeteoClima di ARPA-Centro funzionale che, ogni giorno, elabora le previsioni meteorologiche per le successive 24-36 ore, analizzando in particolare, per ciascuna delle otto zone di allertamento in cui è stata suddivisa la Regione, le seguenti tipologie di fenomeni: pioggia, temporali localmente intensi neve, ondate di calore, vento, stato del mare, rischio costiero. Per ciascuno di questi fenomeni sono stati identificati opportuni indicatori, e per ognuno di essi sono state stabilite delle soglie di pericolosità potenziale.

 Qualora la valutazione meteorologica fa prevedere uno o più superamenti di soglie viene emesso un Avviso Meteo contenente la descrizione della situazione meteorologica generale e della sua evoluzione.

L’Avviso meteo viene inviato all’Agenzia di Protezione Civile che lo inoltra al Dipartimento nazionale della protezione civile e agli Enti Tecnici territoriali (AIPO, Servizi tecnici di bacino, Consorzi di Bonifica).

Tutte le mattine un gruppo specialistico, costituito da tecnici dell’Agenzia regionale di Protezione Civile, ARPA-CF e Servizio Geologico Sismico e dei Suoli, con il supporto di Servizi Tecnici di Bacino ai Consorzi di Bonifica, ad AIPO e strutture tecniche provinciali, si riunisce per esaminare le previsioni meteorologiche e gli scenari di evento idrogeologici e idraulici previsti per le successive 24-36 ore.

Il gruppo di specialisti elabora uno scenario di rischio per una o più zone di allertamento.

Questo scenario di rischio viene sintetizzato nell’Avviso di Criticità idrogeologica e idraulica, che viene denominato Bollettino di vigilanza quando la criticità prevista è di livello ordinario o nullo (gialla o verde).

A seguito di un Avviso Meteo e/o di un Avviso di Criticità, l’Agenzia di Protezione Civile può emanare l’ Allerta di Protezione Civile.

L'allerta di Protezione Civile è articolata nelle fasi di attenzione 1 e 2, preallarme e allarme. La fase di attenzione viene attivata sulla base di valutazioni previsionali ed è finalizzata alla preparazione del sistema di protezione civile; le fasi di preallarme e allarme vengono attivate nell'imminenza o in corso di evento quando, con gradualità crescente, deve essere informata e messa in sicurezza la popolazione in determinati territori.

 In relazione ai contenuti dell’Avviso di criticità e delle Allerte, gli Enti e le strutture del sistema di protezione civile regionale assicurano tutte le attività ed azioni previste nei Piani di emergenza o disposti dall’autorità locale di Protezione civile. In particolare:

- organizzare la  reperibilità del personale
- assicurare il presidio del territorio
- attivare centri operativi e di coordinamento

Il processo decisionale è in capo all’Agenzia regionale di Protezione Civile che può attivare interventi urgenti e inviare la Colonna Mobile regionale del volontariato.

La fase di monitoraggio ha inizio quando, a seguito di un Avviso Meteo e/o un Avviso di Criticità, comunicato ai sindaci tramite un’Allerta di Protezione Civile, l’evento previsto si manifesta sul territorio in termini di pioggia e innalzamento dei livelli dei livelli di fiumi e corsi d’acqua.

Le previsioni effettuate in corso d’evento, in termini di previsione meteo e della propagazione della piena nei corsi d’acqua, vengono sinterizzate in Bollettini di monitoraggio.

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A livello nazionale, il sistema di allertamento è regolato dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27/02/2004 "Indirizzi operativi per la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale e regionale per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile" che prevede sul territorio italiano un sistema di centri, denominati Centri Funzionali addetti alle funzioni di raccolta, monitoraggio e condivisione di dati meteorologici, idrogeologici e idraulici, alla la previsione dei fenomeni meteo e dei conseguenti effetti al suolo, e al monitoraggio degli eventi, per tutti i giorni dell'anno a supporto alla protezione civile regionale per l'adozione degli stati di allerta e per la gestione dell'emergenza.

 

 

Arpa Emilia-Romagna

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ultima modifica 2015-04-27T17:09:00+01:00
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