lunedì,  27 novembre 2023

Dati e Strumenti per la Gestione del Rischio e l'Adattamento nei casi pilota

I dati più salienti emersi dal webinar del 20 novembre scorso

Bologna - Progettare nuove strategie per la gestione del rischio, partendo da una base comune di esperienze, competenze e soprattutto di strumenti efficaci, per prepararsi ed intervenire con tempestività. Il progetto europeo Directed si è arricchito di un nuovo step grazie al webinar tenutosi lo scorso 20 novembre "Dati e Strumenti per la Gestione del Rischio e l'Adattamento nei casi pilota", cui hanno preso parte i rappresentanti degli enti coinvolti a livello regionale e territoriale nel RWL 2  Real World Lab Emilia-Romagna. 

webinar5.JPGLa riunione ha presentato gli esiti del secondo meeting, tenutosi a Ferrara  ed è stata introdotta da Stefano Bagli di  GECOsistema srl (la società di supporto per la realizzazione del progetto); e da Valeria Pancioli per l'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile (ARSTPC).

Per il rischio incendi di bosco nell’area di studio compresa tra Mesola e Comacchio, Anna Maria Pangallo ed Elia Morandi, funzionari dell’Ufficio Territoriale di Ferrara dell’Agenzia, hanno esposto punti di forza e azioni di miglioramento per la mitigazione del rischio incendi boschivi. L’elevato livello organizzativo tra le componenti e le strutture, e l’intervento coordinato del volontariato hanno consentito di preservare il territorio da numerosi eventi; ma non è ancora sufficiente. Occorre trovare nuove forme di coordinamento con categorie ed associazioni  strategiche sul territorio, come quella dei balneari; e concentrarsi sulla informazione e la comunicazione a residenti e turisti, con  strumenti più efficaci e diffusi, soprattutto in certi periodi più a rischio,  ad esempio il Ferragosto.

Il secondo caso di studio riguarda i comuni della costa. Antonio Pesaresi e Christian Morolli dell’Ufficio territoriale di Rimini dell’Agenzia, hanno rilevato, tra i temi emersi, pur in un contesto organizzativo efficiente, la necessità di sperimentare sistemi di monitoraggio più puntuali a livello locale, per una migliore gestione delle criticità marino costiere. Interessanti si sono rivelate  le potenzialità di scambio con  gli interlocutori, soprattutto per la messa in rete e la condivisione di strumenti da utilizzare ai fini di protezione civile. Al contempo, è stata anche in questo caso rilevata la necessità di arrivare all’ultimo miglio, il cittadino, utilizzando i canali social più efficaci.

L’approfondimento su “Strumenti a supporto del rischio idraulico, costiero e degli incendi boschivi: la modellistica operativa previsionale e i sistemi di monitoraggio” è stato affidato a Silvia Unguendoli e Rosanna Foraci del Centro Funzionale Arpae Simc ER. Sono state illustrate le caratteristiche della rete della modellistica in uso e il processo di rafforzamento della strumentistica, con nuovi mareografi a tutela della costa.
Il cambiamento climatico è stato al centro dell’intervento dell’esperta di ARPAE Rodica Tomozeiu, che ha raccontato l’importanza degli studi sulla modellistica (su un range di 30 anni) in relazione soprattutto alle proiezioni sulle caratteristiche climatiche in un futuro ormai prossimo: uno strumento in più, molto rilevante per affrontare le crisi dei cambiamenti climatici e ripensare ad azioni efficaci di adattamento.

 

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ultima modifica 2023-11-29T10:37:25+02:00
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