martedì,  5 dicembre 2023

Appennino bolognese, nuovo accordo quadro per la prevenzione del dissesto idrogeologico e la sicurezza idraulica

Siglato dall’Agenzia, durerà 4 anni con un investimento di oltre 20 milioni. Un unico soggetto privato affiancherà l’Ufficio territoriale di Bologna per un’azione integrata e veloce sul territorio

Bologna – Una gestione più efficace per i lavori e gli interventi di prevenzione del dissestoSasso Marconi (BO): rio Torriane idrogeologico e di sicurezza idraulica delle aree collinari e montane dell’Appennino bolognese
Per ottimizzare tempi e costi ed essere pronti a intervenire con squadre operative 24 ore su 24 in caso di calamità o eventi improvvisi, il Settore sicurezza territoriale e protezione civile distretto Reno dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e Protezione civile ha siglato un Accordo quadro per le aree montane del demanio idrico, che metterà in campo un investimento stimato in oltre 20 milioni di euro. Con questo accordo, per quattro anni un unico soggetto privato (un raggruppamento temporaneo di imprese) affiancherà l’Ufficio territoriale di Bologna per un’azione integrata e veloce mirata ad una migliore difesa del territorio e delle comunità.

L’attività di manutenzione del patrimonio infrastrutturale, inteso come il complesso di opere a carattere idraulico, geotecnico, stradale e impiantistico, prevede diverse attività che vanno dalla progettazione e realizzazione di interventi contro il dissesto idrogeologico alla gestione della funzionalità della rete idrografica, fino alla sicurezza e al presidio dei versanti dell’Appennino bolognese.

Quest’ultimo accordo concentra quindi l’attenzione sui lavori di natura idraulica, strutturale e geotecnica nella collina e montagna bolognese che presenta alvei fluviali incisi, versanti in dissesto e abitati da consolidare.
Lo scorso anno l’Agenzia aveva invece realizzato un accordo quadro relativo a lavori e servizi che interessano il macro-ambito della pianura bolognese, per un investimento di 100 milioni di euro che ha permesso, a seguito dell’emergenza di maggio che ha colpito il nostro territorio, di siglare oltre 60 contratti senza dover fare prima le relative gare con relativa accelerazione di tutte le procedure.

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