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Introduzione

Bologna - Un sopralluogo al cantiere sul Santerno a Ca’ di Lugo, nel ravennate, uno dei più complessi, dove procedono le opere. A fare il punto oggi la vicepresidente della Regione, Irene Priolo, impegnata in un sopralluogo con Fabrizio Curcio, Capo del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, e il sindaco Davide Ranalli
Successivamente Priolo e Curcio hanno raggiunto Forlì dove, al Centro di ammassamento, hanno incontrato una rappresentanza di volontari dei coordinamenti provinciali di Protezione civile, delle organizzazioni nazionali e delle colonne mobili regionali.

Ca’ di Lugo

Proseguono intanto i lavori a Ca’ di Lugo, in provincia di Ravenna, per il consolidamento degli argini del fiume Santerno, dopo i danni causati dall’alluvione. Quello a Ca’ di Lugo è uno dei cantieri più complessi, in cui il fondo alveo si è occluso a causa del cedimento interno delle sponde provocato dall’enorme quantità di acqua caduta. In questo momento si sta procedendo speditamente alla chiusura della rottura arginale dovuta alla tracimazione e nella ricostruzione della sommità arginale, con il posizionamento di massi ciclopici e palancole, in un tratto di circa 80 metri e la sigillatura con argilla. I lavori proseguiranno poi con la pulizia del fondo alveo e, a partire dalla seconda metà di giugno, con la ricostruzione e il consolidamento dell’argine destro fino a San Lorenzo e di quello nel tratto da Santa Maria in Fabriago verso monte.

L’aggiornamento della situazione

Continua l’attività di assistenza alla popolazione coinvolta nelle alluvioni e le frane che hanno colpito l’Emilia-Romagna. Le persone accolte in strutture messe a disposizione dai Comuni o in alberghi sono 684 di cui 84 minori: 333 nella provincia di Ravenna, 241 in quella di Forlì-Cesena, 71nella Città metropolitana di Bologna, 3 in provincia di Rimini.
Restano 755 le strade comunali e provinciali chiuse alla circolazione, di cui 330 in modo parziale e 425 totalmente.
Il quadro più aggiornato disponibile della situazione frane conta al momento 978 frane principali.

Irene Priolo - Vicepresidente Regione Emilia-Romagna

Qui, come su Rabbi, Ronco e gli altri fiumi romagnoli, da subito la Regione è intervenuta con la priorità di ristabilire condizioni di sicurezza del territorio attraverso la chiusura delle brecce e la sistemazione delle erosioni degli argini. Sia dopo la prima che dopo la seconda alluvione, inoltre, in tutto il forlivese-cesenate è stata attivata anche la rimozione del legname e degli altri materiali trascinati dalla violenza delle acque: le operazioni sono tutt’ora in corso e risultano determinanti per garantire maggiore efficienza idraulica.

Ultimo aggiornamento: 27-11-2024, 14:42