Invaso idrico lungo l’Enza: dal ministero Infrastrutture e dei Trasporti 3,2 milioni di euro per lo studio di fattibilità
Bologna - Un’opera attesa, perché in grado di mitigare un fabbisogno d’acqua sempre più forte, anno dopo anno.
È l’invaso idrico della Val d’Enza, su cui c’è un’importante novità: dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti arrivano 3,2 milioni di euro, finanziati con le risorse del ‘Fondo progettazione per fronteggiare l’emergenza idrica’, istituto dal precedente Governo Draghi, e richieste dall’Autorità di Distretto su indicazioni di priorità data dalla Regione Emilia-Romagna. Le proposte avanzate sono state ratificate oggi dal Governo.
Le risorse complessive per la realizzazione dello studio sono 3,5 milioni; gli altri 300mila euro necessari, previsti in cofinanziamento, sono stati stanziati dalla Regione Emilia-Romagna.
Le risorse già stanziate per il comparto irriguo
La Regione ha già messo a bando 7 milioni di euro per invasi aziendali fino a 250mila metri cubi: con il nuovo Piano di Sviluppo Rurale 2023- 2027 sono previsti stanziamenti ad hoc per altri 20 milioni.
Poi ci sono altre risorse, tra fondi nazionali e regionali, in diretta gestione da parte dei Consorzi. Si tratta di più di 700 milioni di euro, con cui i Consorzi stanno realizzando lavori su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna. E si tratta di lavori già in fase di realizzazione per il 70% di quanto previsto.
Per quanto riguarda il Piano di ammodernamento 2018-2020 delle strutture irrigue, sono previsti 250 milioni di euro di interventi, di cui molti in corso, con finanziamenti sia regionali che nazionali. Risorse, infine, anche dal Pnrr, con una previsione di lavori per 320 milioni di euro.
La Regione Emilia-Romagna con queste opere ha stimato di aumentare la capacità di stoccaggio d’acqua su tutto il territorio di circa 80 milioni di mq. lavorando su invasi, efficienza delle reti e della distribuzione dell’acqua, nuove condotte e rifacimento di quelle vecchie.
La progettazione dell’invaso in Val D’Enza si inserisce in uno studio più ampio, che prevede altri interventi propedeutici come il miglioramento dell’efficienza delle reti per ridurre dispersioni, il riutilizzo degli ex laghi Enel, il recupero di ex cave come bacini irrigui, la realizzazione della traversa di Cerezzola. Si sta pertanto portando avanti un piano organico sulla Val d’Enza tra Reggio Emilia e Parma.