Le zone di allertamento
Il territorio regionale è suddiviso in 18 zone di allerta tra montagna, collina, pianura e costa
Ai fini dell’allertamento in fase di previsione, il territorio regionale è suddiviso in 18 zone di allerta, la cui definizione si basa su criteri di natura idrografica, meteorologica, orografica e amministrativa. Si tratta di ambiti territoriali omogenei sotto il profilo climatologico, morfologico, e della risposta idrogeologica e idraulica: la loro dimensione è dettata dalla scala spaziale degli strumenti di previsione meteorologica ad oggi disponibili, che consentono di ridurre l’incertezza spazio-temporale insita nella previsione.
Le 18 zone di allerta sono:
A1: Montagna romagnola (FC, RN)
A2: Alta collina romagnola (RA, FC, RN)
B1: Bassa collina e pianura romagnola (RA, FC, RN)
B2: Costa romagnola (RA, FC, RN)
C1: Montagna bolognese (BO)
C2: Collina bolognese (BO, RA)
D1: Pianura bolognese (BO, FE, RA)
D2: Costa ferrarese (FE)
D3: Pianura ferrarese (FE)
E1: Montagna emiliana centrale (PR, RE, MO)
E2: Collina emiliana centrale (PR, RE, MO)
F1: Pianura modenese (RE, MO)
F2: Pianura reggiana (RE)
F3: Pianura reggiana di Po (PR, RE)
G1: Montagna piacentino-parmense (PC, PR)
G2: Alta collina piacentino-parmense (PC, PR)
H1: Bassa collina piacentino-parmense (PC, PR)
H2: Pianura piacentino-parmense (PC, PR)
Per l’allerta Valanghe sono individuate tre aree di allerta appenniniche.