Introduzione
Bologna – 45 milioni di euro erogati finora, accreditati direttamente sul conto corrente di cittadini e famiglie che hanno avuto l’abitazione danneggiata dalle alluvioni di maggio in Emilia-Romagna: 15 mila le domande accolte e già processate. Ma anche un lavoro senza sosta per il ripristino degli argini, sistemazione e pulizia del letto dei fiumi, rimodellazione degli alvei e riparazione di opere idrauliche: circa 80 gli interventi sui principali corsi d’acqua esondati, per un totale di oltre 114 milioni di euro. Si tratta delle sole opere di competenza della Regione, realizzate attraverso l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e di protezione civile, che si aggiungono alle moltissime altre previste, definite insieme a Comuni, Province e altri enti attuatori, sulle quali la struttura del Commissario alla ricostruzione è impegnata nella definizione di modalità operative e coperture finanziarie.
“Abbiamo lavorato fin dal primo momento senza sosta, prima ancora di disporre delle somme necessarie per pagare gli interventi, perché con l’autunno alle porte non si poteva aspettare- dichiara la vicepresidente Irene Priolo-: la nostra priorità era ed è portarli a termine nel più breve tempo possibile e siamo in linea con i cronoprogrammi fissati. Entro la fine del mese più della metà saranno conclusi e si continuerà a lavorare senza sosta, accelerando anche, dove possibile, le progettazioni ordinarie previste in quegli ambiti territoriali”.
Contributi della Regione alle famigliePer quanto riguarda il Contributo di primo sostegno ai nuclei familiari (Cis) – 3mila euro di acconto che possono salire a 5mila a saldo - sono poco più di 15 mila le richieste dei cittadini già liquidate attraverso la procedura, inedita e speditiva, gestita insieme ai Comuni, voluta dalla Regione Emilia-Romagna e dal Dipartimento nazionale di protezione civile. Le risorse erogate al 15 agosto sono pari a circa 45 milioni di euro (44.996.548,69). Si tratta di un primo aiuto economico per far fronte agli interventi per ripristini di minima necessari dopo il danneggiamento dell’abitazione a causa dell’alluvione, non certo del rimborso complessivo dei danni subiti.
I cantieri della RegioneAnche in queste settimane, proseguono poi a pieno ritmo anche i cantieri nei territori colpiti: sono circa 80 gli interventi sui principali corsi d’acqua esondati, per un totale di oltre 114 milioni di euro. Si tratta solo delle opere più urgenti avviate dalla Regione, attraverso l’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, per affrontare le criticità aperte, che sono ovviamente molte di più e su cui sono impegnati Enti locali e altri soggetti attuatori.
A oggi risultano definitivamente completati, o in conclusione entro il mese di agosto, 43 interventi per oltre 51 milioni di euro. Le attività proseguono senza scostamenti nei cronoprogrammi fissati che prevedono il completamento dei lavori entro la prossima stagione autunnale.
Sono in corso 24 cantieri in provincia di Ravenna, per un investimento complessivo di circa 41 milioni di euro; 14 nel forlivese-cesenate, per 13 milioni e 600mila euro; 26 nel bolognese per un totale di circa 54 milioni di euro. E ancora: 9 somme urgenze riguardano la provincia di Rimini, per circa 4 milioni di euro, 2 per la provincia di Reggio Emilia per oltre 3 milioni di euro, e 6 per la provincia di Modena per oltre 1 milione di euro.
Contemporaneamente sono stati avviati gli altri cantieri già programmati con fondi regionali o da stanziamenti di Fondi di Sviluppo e Coesione o derivanti da altre dichiarazioni di stato di emergenza nazionale le cui progettazioni sono state accelerate e adeguate alla situazione attuale dei fiumi post eventi alluvionali coordinando le fasi cantiere per garantirne la rapida esecuzione.
L’impegno è massimo e si sta lavorando senza sosta per ripristinare condizioni di sicurezza dei fiumi nei territori colpiti. I cantieri aperti su fiumi e torrenti emiliano-romagnoli, dal valore complessivo di circa 116 milioni di euro, fanno parte del pacchetto di 400 milioni per opere di somma urgenza già segnalate come assoluta priorità al Governo, e per le quali attendiamo al più presto il trasferimento delle risorse. Gli interventi in corso significano la presenza di imprese operative, operai all’opera, professionisti in campo per coordinare gli interventi: tutti attivati in somma urgenza, cioè prima di disporre delle somme necessarie per pagare i lavori, ancora da trasferire al commissario Figliuolo. Siamo in attesa, appunto, della pubblicazione del relativo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Serve fare in fretta perché l’autunno è alle porte e non si può perdere tempo, ecco perché dobbiamo lavorare anche per pianificare gli ulteriori interventi urgenti che ancora non hanno una copertura finanziaria. La situazione, soprattutto in collina e Appennino, è complessa.
Ultimo aggiornamento: 27-11-2024, 14:41