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Introduzione

Bologna - Valido fino alla mezzanotte di domenica 14 gennaio 2024, il Bollettino d’informazione 28/2023 (PDF - 757.5 KB) è stato emesso sulla base delle previsioni meteo, dello stato della vegetazione, del numero e delle dimensioni degli incendi recentemente riscontrati.

Al termine della videoconferenza del 28 novembre, si è stabilito di mantenere lo scenario di rischio incendi al livello più basso, corrispondente al Colore Verde, secondo la logica indicata dal Dipartimento della Protezione civile; alla videoconferenza, hanno partecipato l’Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile, la direzione regionale dei Vigili del Fuoco, il Comando regionale Carabinieri forestale e Arpae-ER. La situazione sarà nuovamente valutata martedì 9 gennaio (oppure prima, in caso di necessità).

In seguito alle piogge intense di fine ottobre e inizio di novembre, e alla diminuzione delle temperature, gli indici boschivi – di innesco e di propagazione - sono significativamente diminuiti. Le previsioni meteo a medio termine indicano l’arrivo di correnti atlantiche instabili, che rendono probabili piogge, con quantitativi pari o di poco superiori alla norma del periodo. Le temperature, seppure in lieve aumento, tenderanno a rimanere su valori lievemente inferiori alla media climatologica. Per quel che è possibile prevedere, nella seconda metà di dicembre saranno possibili ulteriori precipitazioni, con quantitativi che non dovrebbero discostarsi dalla norma del periodo; probabile un lieve rialzo delle temperature, che si porteranno su valori pari o appena superiori alla media climatologica.

Nell’ultimo mese, i Vigili del Fuoco hanno registrato un numero esiguo di incendi, di superfici ridotte, e nella quasi totalità si è trattato di sterpaglie in zone di pianura. Dopo una lunga sofferenza per la siccità, la vegetazione ha ripreso vigore.

Dall’insieme di questi elementi, nella riunione del 28 novembre, si è ricavata la conclusione che “le condizioni meteo-climatiche e l’umidità del combustibile vegetale sono tali da generare un incendio con intensità del fuoco molto bassa e propagazione molto lenta”, come sta scritto nel Bollettino d’informazione ai cittadini, che sintetizza gli scenari di rischio e alcune norme di comportamento.

Dal 1° ottobre sono in vigore le misure regionali per la qualità dell’aria (antismog)

Fatte salve le deroghe in caso di attuazione di prescrizioni emesse dall’Autorità fitosanitaria, è in vigore il divieto di abbruciamento di residui vegetali agricoli e forestali nei Comuni delle zone Pianura Est (IT0893), Pianura Ovest (IT0892) e Agglomerato di Bologna (IT0890) già individuati dal Piano Aria Integrato Regionale (PAIR2020). Il divieto non si applica quindi nei comuni dell'ambito “Appennino” (in azzurro nella carta della regione (PNG - 311.5 KB)).

Dove sono possibili, gli abbruciamenti vanno comunicati con queste modalità:

La stessa comunicazione è dovuta anche nei Comuni dell'Appennino, dove però l’obbligo vige solo se l'attività di abbruciamento è prevista a meno di 100 metri dai boschi, dai terreni saldi e dai terreni saldi arbustati o cespugliati, dai castagneti da frutto, dalle tartufaie controllate e coltivate, dagli impianti di arboricoltura da legno e dai pioppeti.

In ogni caso, l’attività di abbruciamento deve avvenire in piccoli cumuli, in assenza di vento e terminare entro 48 ore dalla comunicazione, che verrà automaticamente inviata a Vigili del Fuoco, Comune e Carabinieri Forestali per gli eventuali controlli.

Per le comunicazioni di abbruciamento per motivi fitosanitari non vanno utilizzate queste modalità: bisogna fare riferimento unicamente alle procedure e utilizzare la modulistica predisposte dal Servizio Fitosanitario regionale, disponibili a questo link: https://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/temi/avversita/sorveglianza/abbruciamenti

Per ulteriori informazioni circa le modalità di abbruciamento: https://ambiente.regione.emilia-romagna.it/it/parchi-natura2000/foreste/gestione-forestale/abbruciamenti

Chi avvista un incendio boschivo deve chiamare il 115 (Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco).

Per segnalare illeciti e/o comportamenti a rischio, chiamare il 1515 (emergenza ambientale dell’Arma dei Carabinieri-specialità Forestale).

Ultimo aggiornamento: 27-11-2024, 14:40