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Introduzione

Bologna - Migliorare la funzionalità idraulica, ridurre l’erosione e creare nuove protezioni lungo il fiume Taro. Iniziati la scorsa primavera, si sono conclusi i lavori da 250mila euro promossi dalla Regione Emilia-Romagna lungo l’asta del corso d’acqua, con l’obiettivo di mettere in sicurezza le località Osteriazza e Case Stefanini, nel parmense. Un intervento ha riguardato anche il torrente Sporzana, nei pressi della località La Salita.

I lavori svolti

L’intervento ha permesso di ripristinare la massima sezione di deflusso nel fiume Taro.
Attraverso lo spostamento e la movimentazione di materiale pietroso, sono stati mitigati i fenomeni di canalizzazione causa dell’erosione delle sponde, anche con l’apertura di nuovi canali. Si sono poi realizzate protezioni con la posa di massi ciclopici e gabbioni.
Alcuni lavori hanno interessato anche la località La Salita, sul torrente Sporzana, dove si è costruita una scogliera in massi ciclopici.

I cantieri sono stati progettati e curati dal Servizio di Parma dell’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. 

Tutte le informazioni sui lavori in corso in Emilia-Romagna per la sicurezza del territorio si trovano sul sito: https://www.regione.emilia-romagna.it/territoriosicuro

Irene Priolo - Vicepresidente con delega alla Difesa del suolo e Protezione civile

Il cantiere ha interessato aree già da tempo soggette a diffusi fenomeni di erosione degli argini e a restringimenti dell’alveo, dovuti sia a cause naturali che all’intervento dell’uomo. Ne derivava una rilevante riduzione dello spazio di scorrimento delle acque, con un conseguente rischio idraulico per il nucleo abitato di Osteriazza, situato in prossimità della sponda desta del fiume Taro. Ora, a lavori ultimati, si è accresciuto il livello di sicurezza territoriale con interventi sull’alveo e con la posa di nuove protezioni. 

Ultimo aggiornamento: 27-11-2024, 14:43