Introduzione
Bologna - Farnie, aceri, ciliegi e olmi campestri. Noccioli, esemplari di sambuco e corniolo. Diventa sempre più grande l’area verde tra il torrente Rabbi e il rio Vecchiazzano, a Forlì. Stanno infatti per partire una serie di lavori che consentiranno, tra l’altro, di ampliare verso valle la fascia boscata a lato dei corsi d’acqua: 14mila metri quadrati in più, dove spunteranno 256 alberi e 400 cespugli. Il tutto nell’ambito di un cantiere di sicurezza idraulica, che punta l’attenzione sulla gestione della vegetazione nelle golene e nelle fasce ripariali.
A finanziare le opere è la Regione, con un investimento di 180 mila euro. Il progetto è stato elaborato dall’Ufficio di Forlì-Cesena dell’Agenzia per la Sicurezza territoriale la Protezione civile, che segue anche la direzione dei lavori.
Cosa si sta facendo
Il cantiere prevede opere di gestione della vegetazione nelle fasce delle ripe e nelle golene, con la rimozione di alberi e cespugli caduti nell’alveo, o prossimi al crollo. A questi lavori si unirà la realizzazione di interventi di forestazione per ampliare la superficie boscata lungo il corso del fiume. Le piantumazioni avverranno in particolare nelle aree demaniali ora in abbandono, prive di vegetazione e saltuariamente interessate da allagamenti. È lì che si provvederà a una completa riqualificazione, attraverso il verde: saranno posizionati nuovi alberi, tutti appartenenti a specie autoctone, arboree e arbustive. Spunterà quindi un bosco che non avrà la tipica struttura geometrica in file parallele, ma simulerà l’aspetto naturale con piante disposte in maniera quasi casuale. Sarà anche mantenuta la vegetazione erbacea in modo da aumentare la biodiversità.
Tutte le informazioni sui lavori in corso in Emilia-Romagna per la sicurezza del territorio si trovano sul sito: https://www.regione.emilia-romagna.it/territoriosicuro
L’intervento in partenza si colloca nel solco delle innovazioni nelle modalità di manutenzione della vegetazione fluviale intraprese dalla Regione e segnerà un ulteriore passo avanti nell’opera di mitigazione del rischio idrogeologico, oltre che di riqualificazione e fitodepurazione naturale del rio Vecchiazzano già iniziata negli anni scorsi. Oltre a rimuovere la vegetazione a fine ciclo, caduta in alveo o prossima al crollo, si interviene ampliando il bosco fluviale con la messa a dimora di nuovi alberi: si trattadi una superficie demaniale al momento abbandonata, destinata a nuova vita grazie all’importante intervento di forestazione in partenza.
Ultimo aggiornamento: 27-11-2024, 14:43