Introduzione
Bologna - Migliaia di metri cubi di terra, in parte prelevata dalle golene allagate, posizionati in circa venti giorni di lavoro per risolvere le criticità nei tre punti in cui le acque del Montone sono tracimate, nella città di Forlì.
Proprio le tracimazioni a valle e monte della via Emilia, causati dalle piogge eccezionali all’origine di un’onda di piena senza precedenti, hanno eroso l’argine fino a farlo collassare con le conseguenti rotte.
Oggi Irene Priolo, vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, ha svolto un sopralluogo alle opere di sistemazione delle brecce, giunte al termine nei giorni scorsi. Con lei, i tecnici dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile.
Tra i cantieri visitati, inoltre, anche quello tuttora in corso tra Villafranca e San Martino per il ripristino della difesa spondale del Montone nel punto in cui, sempre a causa di tracimazione, le acque hanno allagato l’autostrada.
Nel pomeriggio dopo il sopralluogo a Forlì, la vicepresidente Priolo si è spostata a Castrocaro Terme e Terra del Sole, dove ha incontrato il sindaco Francesco Billi. Il centro abitato dell’Appennino è in parte interessato da allagamenti del Montone, causati sempre da sormonti arginali. Le acque hanno raggiunto alcuni quartieri del capoluogo, oltre alla zona degli impianti sportivi e al parco delle terme, Anche nella frazione di Terre del Sole sono state allagati alcuni edifici e attività produttive, tra cui un vivaio e un’azienda biologica.
Sul fronte delle criticità idrogeologiche, si segnalano 14 frane rilevanti che comportano l’interruzione totale di due strade. Sono invece 9 quelle a senso unico alternato.
L’assessore Mammi a RavennaE questa mattina nel palazzo della Provincia di Ravenna, l’assessore regionale all’agroalimentare Alessio Mammi, assieme al presidente Michele de Pascale e ai sindaci dei comuni colpiti dai fenomeni alluvionali, ha incontrato i rappresentanti delle imprese agricole del territorio. Un momento di confronto e di ascolto molto apprezzato, che segue quelli già realizzati in altre province, per condividere quanto la Regione sta facendo per risarcire e ripartire prima possibile, e raccogliere uno sguardo completo delle problematiche presenti.
Qui, come su Rabbi, Ronco e gli altri fiumi romagnoli, da subito la Regione è intervenuta con la priorità di ristabilire condizioni di sicurezza del territorio attraverso la chiusura delle brecce e la sistemazione delle erosioni degli argini. Sia dopo la prima che dopo la seconda alluvione, inoltre, in tutto il forlivese-cesenate è stata attivata anche la rimozione del legname e degli altri materiali trascinati dalla violenza delle acque: le operazioni sono tutt’ora in corso e risultano determinanti per garantire maggiore efficienza idraulica.
Ultimo aggiornamento: 27-11-2024, 14:42