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Introduzione

Bologna - “La Giunta è orientata a destinarne la metà di tali risorse a misure a diretto sostegno delle popolazioni colpite, a partire dalla possibilità di concedere contributi per l’acquisto di veicoli in sostituzione di quelli distrutti, misura al momento non coperta dai decreti nazionali”. Il resto dei fondi “sarà invece utilizzato per finanziare interventi urgenti di ripristino del patrimonio pubblico, con particolare riferimento alle scuole ed eventualmente agli impianti sportivi del territorio. Nel primo caso si tratta assicurare la ripresa dell’attività scolastica di settembre in piena efficienza degli immobili e dei servizi”; nel secondo, di ampliare la dotazione di risorse stanziate dal primo Decreto Legge Alluvione (61/2023), “e quindi la platea degli interventi di ripristino indicati da Enti locali e società sportive, al fine di una più efficace riattivazione dell’attività sportiva e dei luoghi della socialità diffusa del territorio colpito”.

Così il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Davide Baruffi, sull’utilizzo dei fondi raccolti a sostegno delle popolazioni e dei territori colpiti dall’alluvione attraverso la campagna “Aiuta l’Emilia-Romagna” avviata dalla Regione e tutt’ora in corso e arrivata a oltre 48 milioni euro (dato aggiornato a ieri, 10 luglio).

Per utilizzare al meglio e senza rischio di sovrapposizioni le risorse donate da tantissimi cittadini, imprese, associazioni e soggetti di tutti i settori e comparti, e decidere una puntuale destinazione, la Giunta intende comunque attendere i provvedimenti del Governo e su questo ha già avuto “un primo positivo confronto con il Commissario straordinario Generale Figliuolo”, ha precisato Baruffi in Aula rispondendo a una interrogazione. Inoltre, come di consueto, tali decisioni saranno “precedute da momenti di confronto con le rappresentanze degli Enti locali e con il Patto per il Lavoro e per il Clima, già calendarizzati per i prossimi giorni”.

Stefano Bonaccini, Irene Priolo - presidente Regione Emilia-Romagna e vicepresidente con delega alla Difesa del suolo

Abbiamo deciso di introdurre una procedura sperimentale e immediata, che sta consentendo di pagare in tempi molto più rapidi rispetto a quanto succedeva prima l’immediato sostegno ai nuclei familiari interessati dall’alluvione. Normalmente, in situazioni analoghe di emergenza nazionale, i primi accrediti arrivano dopo circa tre mesi: è invece necessario assicurare risposte più celeri alle esigenze dei cittadini, alla luce delle conseguenze degli eventi eccezionali del mese di maggio. 

Ultimo aggiornamento: 27-11-2024, 14:41