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Introduzione

Bologna - Nessuna revoca, né tantomeno restituzione della borsa di studio, per gli studenti universitari beneficiari per l’anno accademico 2022/2023 che, colpiti dall’alluvione, non riescono a raggiungere il numero minimo di crediti previsto.

La Giunta regionale, infatti, con un provvedimento approvato nella seduta di ieri, ha messo  in salvo le borse di studio assegnate per l’a.a 2022-2023 agli studenti interessati dagli eventi alluvionali di maggio che non riusciranno a maturare i requisiti di merito necessari per beneficiare della borsa erogata da ER.GO, l’Azienda regionale per il diritto agli studi superiori.  

Due le misure previste dal provvedimento voluto dalla Regione.

Una riguarda il mantenimento della borsa di studio per l’anno accademico in corso in due casi. Il primo per gli studenti beneficiari in debito - alla data del 10 agosto 2023 - di 3 crediti formativi, purché: residenti nei territori alluvionati (quindi in uno degli 80 comuni individuati nel decreto legge n.61/2023, in allegato) e iscritti ad Atenei o Istituti di grado universitario dell’Emilia-Romagna; oppure, indipendentemente dal comune di residenza, iscritti ad Atenei o situati nei territori alluvionati. Il secondo per gli studenti beneficiari iscritti ad Atenei o Istituti di grado universitario con sede legale nel territorio regionale, che - sempre alla data del 10 agosto 2023 - risultino in debito di 6 crediti, purché residenti nei territori alluvionati e con abitazione di residenza dichiarata inagibile.

Senza l’intervento della Regione questo non sarebbe stato possibile. È la stessa normativa nazionale, infatti, a prevedere, per gli studenti assegnatari di borsa di studio che non riescono a conseguire i requisiti di merito previsti, la revoca della borsa già assegnata - con conseguente restituzione del relativo importo - e la mancata erogazione del saldo.

La seconda misura voluta dalla Giunta riguarda la concessione di un contributo per l’accesso ai servizi ristorativi per l’anno accademico 2023-2024 rivolto agli studenti residenti in uno dei comuni alluvionati e iscritti ad Atenei e Istituti di livello universitario situati in Emilia-Romagna la cui abitazione di residenza sia stata dichiarata inagibile e che risultino non idonei alla borsa di studio per il 2023/2024.

L’importo del contributo, riconosciuto dalla Regione attraverso ER.GO, varia dai 200 ai 500 euro: 200 euro nei casi di Isee del nucleo familiare superiore a 28.000 euro e/o di Ispe del nucleo familiare superiore a 62.000 euro; 500 euro nei casi di Isee inferiore o uguale a 28.000 euro e/o Ispe inferiore o uguale a 62.000 euro.

“Sarebbe stato ingiusto che gli studenti colpiti dall’alluvione assegnatari della borsa di studio corressero anche il rischio di doverla restituire- sottolinea l’assessora regionale all’Università, Paola Salomoni-. Con questo provvedimento di carattere straordinario vogliamo supportare gli studenti, molti dei quali impegnati peraltro negli interventi di soccorso, che a causa dei drammatici eventi alluvionali di maggio potrebbero non riuscire a raggiungere nei tempi previsti il target minimo di crediti necessario per il mantenimento della borsa. Un provvedimento concreto, che si inserisce nella più ampia serie di interventi messi in campo dai singoli Atenei nella loro autonomia decisionale, per contrastare qualsiasi disparità di accesso e fruizione della formazione universitaria”.

Irene Priolo - Vicepresidente Regione

Anche da questo territorio arriva tutta la collaborazione possibile verso il Commissario Figliuolo, che ringraziamo per questi primi contatti con le comunità locali, iniziati anche prima della formalizzazione del suo incarico. Adesso stiamo attendendo il decreto ultimo che renderà operativo quello del 6 luglio che disciplina il coordinamento delle procedure e delle attività di ricostruzione. La velocità dei tempi diventa fondamentale per gestire anche la tensione sociale sui territori.

Ma già nella giornata di venerdì prossimo incontrerò personalmente parte della struttura commissariale per una prima riunione operativa perché è necessario analizzare gli interventi pubblici a cui dare velocemente copertura finanziaria. Vanno individuati velocemente i soggetti attuatori e occorre iniziare a pensare una nuova progettazione che metta al centro il territorio con le sue nuove esigenze di sicurezza, legate al cambiamento climatico. Insieme dobbiamo individuare le linee d’azione per viabilità, corsi d’acqua, assistenza alle imprese, agricoltura, il 100% degli indennizzi  per provare a correre passando dall’emergenza alla ricostruzione.

Ultimo aggiornamento: 27-11-2024, 14:41