Introduzione
Bologna - Sono stati oltre 7mila gli studenti e le studentesse (su un totale di oltre 35mila in tutta l’Emilia-Romagna) che hanno sostenuto l’esame di maturità solo con una prova orale, così come è stato deciso dal ministro dell’Istruzione e del Merito qualche settimana dopo l’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna. Un evento che, solo per quanto riguarda le strutture scolastiche, ha provocato oltre 15 milioni di euro di danni.
Nello speciale da oggi on line sul sito della Regione all’indirizzo https://regioneer.it/esame-maturita attraverso le interviste realizzate al liceo scientifico Torricelli-Ballardini di Faenza, si snoda il racconto di come sia stata vissuta da studenti e professori una prova “dimezzata”, che ha visto sostenere solo l’esame in forma orale.
In molti maturandi la reazione è stata soprattutto di sorpresa e smarrimento iniziali, dopo che per un intero anno si erano preparati all’esame secondo una modalità molto diversa.
Il fattore “ansia” è quello che hanno tirato in ballo più spesso: perché se è vero che gli scritti sono da sempre l’ambito in cui si gioca gran parte dell’esame, nel faccia a faccia con la Commissione, senza mediazioni, l’emotività e la tensione rappresentano dei “nemici” insidiosi.
“Sono tra quegli studenti che ha avuto la casa invasa dall’acqua e per quindici giorni ho inevitabilmente staccato con la scuola per aiutare a casa- racconta nel video Matteo- Anche per questo penso che anche l’alluvione sia una ulteriore prova di maturità per noi, che avremmo volentieri evitato, ma che ha anticipato di un mese l’esame vero e proprio. Se ripenserò a tutto questo tra dieci anni, sicuramente ricorderò il mio esame, ma ancora di più terrò a mente quanto ci abbia cambiato l’alluvione. Per sempre”.
Anche da questo territorio arriva tutta la collaborazione possibile verso il Commissario Figliuolo, che ringraziamo per questi primi contatti con le comunità locali, iniziati anche prima della formalizzazione del suo incarico. Adesso stiamo attendendo il decreto ultimo che renderà operativo quello del 6 luglio che disciplina il coordinamento delle procedure e delle attività di ricostruzione. La velocità dei tempi diventa fondamentale per gestire anche la tensione sociale sui territori.
Ma già nella giornata di venerdì prossimo incontrerò personalmente parte della struttura commissariale per una prima riunione operativa perché è necessario analizzare gli interventi pubblici a cui dare velocemente copertura finanziaria. Vanno individuati velocemente i soggetti attuatori e occorre iniziare a pensare una nuova progettazione che metta al centro il territorio con le sue nuove esigenze di sicurezza, legate al cambiamento climatico. Insieme dobbiamo individuare le linee d’azione per viabilità, corsi d’acqua, assistenza alle imprese, agricoltura, il 100% degli indennizzi per provare a correre passando dall’emergenza alla ricostruzione.
Ultimo aggiornamento: 27-11-2024, 14:41