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Introduzione

Bologna - A partire dal primo luglio, in tutte le province dell’Emilia-Romagna, si è entrati nella “fase di attenzione” per gli incendi boschivi, con un provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Rita Nicolini, in seguito a una riunione di coordinamento, alla quale avevano partecipato rappresentanti dell’Agenzia, della direzione regionale dei Vigili del Fuoco, del Comando Regione Carabinieri forestale e del Centro funzionale Arpae-Simc. 

La “fase di attenzione” resta in vigore fino alla mezzanotte di venerdì 21 luglio e viene emesso un nuovo Bollettino di informazione ai cittadini, secondo la logica del Codice Colore, indicata dal Dipartimento nazionale della protezione civile. Ogni settimana è convocata una videoconferenza per aggiornare la valutazione (prossimo appuntamento, martedì 18 luglio alle 12.00).

Se le condizioni meteorologiche e della vegetazione lo renderanno necessario, per tutta la regione o per alcune province, il direttore dell’Agenzia potrà dichiarare lo “stato di grave pericolosità” (Colore Arancione); a quel punto, all’interno delle aree forestali, scatterà il divieto assoluto di accendere fuochi o strumenti che producano fiamme, e le sanzioni a carico dei trasgressori saranno notevolmente elevate.

Intanto, ai cittadini si raccomanda di gestire con la massima cautela gli abbruciamenti di residui vegetali dei lavori agricoli e forestali. Potranno essere effettuati solo in assenza di vento e solo in mattinata; i fuochi dovranno comunque essere spenti entro le ore 11.00.

Valido fino alla mezzanotte di venerdì 21 luglio, il Bollettino 17/2021, corrispondente allo scenario di rischio medio (Codice Giallo) corrisponde a una situazione per cui “le condizioni meteo-climatiche e l’umidità del combustibile vegetale sono tali da generare un incendio con intensità del fuoco bassa e propagazione lenta”.

Le previsioni meteo a medio termine fanno ritenere che le prossime settimane saranno caratterizzate da alte temperature, scarsità di piogge e da qualche giornata ventosa (il vento amplifica i rischi di propagazione). È nelle zone più occidentali della regione che si verifica il bilancio idroclimatico peggiore, dove risultano più alti gli indici di suscettività e di propagazione degli incendi. Lo stato della vegetazione appare ancora sotto controllo, ma può mutare rapidamente. Già nella settimana fra il 4 e l’11 luglio si sono registrati 36 incendi, in larga parte in pianura e di ridotte dimensioni (i due più vasti in provincia di Ferrara).

Chi avvista un incendio boschivo deve chiamare il 115 (Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco).

Per segnalare illeciti e/o comportamenti a rischio, chiamare il 1515 (emergenza ambientale dell’Arma dei Carabinieri-specialità Forestale).

La SOUP in Viale Silvani

Dal primo luglio, è aperta la Sala Operativa Unificata Permanente presso la sede dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, in viale Silvani 6/D.

L’apertura della SOUP avviene nell’ambito dell’attuazione del “Piano Regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi ex L.353/00, periodo 2022-2026” capitolo 5 “Modello d’Intervento”, approvato con Deliberazione 1211 di Giunta regionale (18/07/2022).

Dalle 8.00 alle 20.00, sabato e domenica compresi, la SOUP vedrà la presenza di rappresentanti dei Vigili del Fuoco, dell’Arma dei Carabinieri specialità Forestale e del volontariato di protezione civile specializzato nella prevenzione degli incendi. In orario notturno, funziona un servizio di reperibilità. Con questa configurazione, la SOUP resterà aperta fino ai primi giorni di settembre, salvo proroghe.

Intanto, riprendono le attività pianificate dal volontariato (avvistamenti mobili e fissi), a supporto delle unità dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri Forestale, che a loro volta stanno innalzando il livello di controllo del territorio, per la prevenzione e la repressione delle azioni illecite.

Ultimo aggiornamento: 27-11-2024, 14:41