Maltempo, sopralluogo ad Alfonsine, Ravenna, Lugo colpiti da grandine e vento
Bologna - Danni gravissimi per abitazioni, edifici pubblici, servizi e reti pubbliche, e poi all’agricoltura in particolare a vigne e piante da frutto. Il violento nubifragio che si è abbattuto sabato pomeriggio in diverse zone dell’Emilia-Romagna non ha risparmiato i territori della Bassa Romagna, già gravemente colpiti dall’alluvione di maggio, con raffiche di vento superiori ai 100 chilometri orari, pioggia, grandine.
Qui, nei Comuni di Alfonsine, Ravenna e Lugo, hanno effettuato oggi un primo sopralluogo il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, la vicepresidente con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, e l’assessore alla Mobilità e Turismo, Andrea Corsini.
Presenti i rappresentanti delle istituzioni: dal prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, a Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e presidente della Provincia, dal sindaco di Alfonsine, Riccardo Graziani, a quello di Lugo, Davide Ranalli.
In Comune ad Alfonsine - la prima località ad essere stata visitata, quella più colpita - è stato fatto il punto della situazione insieme al sindaco Graziani, ai rappresentanti delle Forze dell’ordine e della Protezione civile regionale. Qui sono crollate anche alcune abitazioni (oltre ai danni alle coltivazioni, agli alberi, alle strade). I Vigili del fuoco stanno verificando l’agibilità di altre dimore, occorre trovare un riparo a chi è rimasto senza casa. Il sopralluogo ha toccato anche le frazioni di Savarna nel comune di Ravenna e Voltana nel comune di Lugo.
Meteo, cos’è successo sabato 22 luglio
L’evento meteorologico della giornata di sabato 22 luglio scorso, spiega Arpae, è stato caratterizzato dalla presenza contemporanea di due supercelle, che si sono propagate da ovest verso est. In particolare: la supercella più meridionale, si è propagata dalla provincia di Parma sino alla provincia di Bologna, lungo un percorso quasi parallelo alla Via Emilia; la supercella posizionata più a nord, che si è generata nella pianura lombarda, è entrata nel territorio emiliano-romagnolo nella bassa modenese, propagandosi poi nel ferrarese e infine nella bassa ravennate fino alla costa per poi proseguire sul mare.
Dalle ore 15.20 alle ore 15.50, in soli 30 minuti, la supercella più meridionale ha spazzato la provincia di Bologna interessando anche la città, mentre quella posizionata più a nord ha spazzato la parte orientale del ferrarese e la provincia di Ravenna. E’ stato in questo arco di tempo che le due supercelle hanno prodotto i danni più distruttivi, generati da chicchi di grandine di notevole dimensione (come palle da tennis circa) e venti molto forti con raffiche attorno e localmente superiori a 100 km/h.