Introduzione
Le piogge intense nei primi giorni di maggio hanno determinato importanti eventi di piena sul bacino del torrente Sillaro. In particolare, il 5 maggio scorso, i tecnici dell’Ufficio Territoriale di Bologna, dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, hanno accertato la rottura dell’argine in due punti, distanti 20 metri circa uno dall’altro, in località Sesto Imolese, via Ladello 22, Imola.
Rotte che hanno causato un allagamento diffuso dei terreni adiacenti, per lo più coltivati, oltre che interessare un gruppo di case presenti nell’area antistante la rotta, compresa tra via Ladello e via Case Nuove. Anche le abitazioni e i campi opposti a via Ladello sono state coinvolte in quanto la forza dell’acqua ha raggiunto ed allagato le infrastrutture adiacenti (strada e ponticelli), tant’è che sono intervenuti Vigili del Fuoco e Protezione Civile per evacuare le abitazioni interessate.
Le notevoli dimensioni delle rotture degli argini, 30 metri la prima, 20 metri la seconda, per un tratto complessivo di ripristino arginatura di 100 metri circa, sul torrente Sillaro e la difficoltà per operare nell’area sinistrata, ha fatto sì che si intervenisse con un intervento urgente di messa in sicurezza in regime di somma urgenza.
I lavori di queste due rotture sono stati finanziati con 200 mila euro e consistono nella realizzazione della pista di cantiere per raggiungere l’area di intervento. In seguito, si è predisposto una pulizia accurata dalla vegetazione per consentire ai tecnici di verificare la reale entità delle rotture (condizione argine e golena). Dopo tale operazione propedeutica alla principale lavorazione, si è intervenuti per chiudere le falle con un massiccio trasporto e posa in opera di terra proveniente da cava, portata in sede con un mezzo speciale a quattro assi e dumper, oltreché la presenza di due escavatori, idonei a muoversi agevolmente in mezzo al flusso dell’acqua in uscita dal torrente.
La serie dei primi interventi ha previsto in ultimo il ripristino della golena erosa grazie all’abbassamento della quota golenale posta a monte e a valle delle rotte arginali, il ripristino dei campi privati utilizzati per accedere alle zone sinistrate e la sistemazione dell’annessa viabilità circostante.
Il secondo intervento, a seguito degli eventi intercorsi fra il 15 e 17 maggio, riguarda una terza rottura di 25 metri nella medesima località, con analoga lavorazione alle precedenti, a monte delle altre due rotture. Anche in questo caso si è trattato di una somma urgenza per un impegno economico di altri 200 mila euro, per la quale ha operato sempre la C.I.B. Costruzioni idrogeologiche di Valsamoggia (BO), consorziata con INNOVA, la Società Consortile aggiudicataria del recente Accordo quadro, che realizza per conto della Regione Emilia-Romagna le manutenzioni ordinarie e straordinarie nell’area di competenza del Settore Distretto Reno.
Ultimo aggiornamento: 27-11-2024, 14:41