giovedì,  4 maggio 2023

Maltempo. Il presidente Bonaccini e la vicepresidente Priolo hanno incontrato a Faenza (Ra) e Imola (Bo) i sindaci dei comuni colpiti

Già inviata alla Presidenza del Consiglio dei ministri una determinazione urgente per accedere a un primo stanziamento, in tempi brevi. Le criticità maggiori a Bagnacavallo e Conselice, nel ravennate e su tutti i versanti di crinali per frane e chiusura strade.

Bologna - In queste ore sta iniziando il rendiconto dei danni causati dall'ondata di maltempo di Rottura argine Quadernaquesti giorni. Ma già questa mattina, la Regione ha inviato alla Presidenza del Consiglio dei ministri una determinazione urgente, ovvero una procedura speditiva d’emergenza, per poter accedere in tempi brevissimi a un primo stanziamento di fondi, nel minor tempo possibile. E già da oggi iniziano le operazioni di ripristino e ritorno alla normalità

E’ quanto annunciato dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, nel corso delle due riunioni di questa mattina – la prima a Faenza, nel ravennate, la seconda a Imola, nel bolognese –, in cui ha incontrato i sindaci dei comuni colpiti dalle esondazione di corsi d’acqua e frane, insieme alla vicepresidente Irene Priolo e alla direttrice dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Rita Nicolini. Due riunioni, ha sottolineato il presidente, che servono in primo luogo a raccogliere segnalazioni e necessità delle comunità coinvolte, oltre a garantire vicinanza e sostegno e fare il punto della situazione.

Bonaccini ha rinnovato il proprio ringraziamento, unitamente alla vicepresidente, a tutti coloro che sono impegnati nei soccorsi, Prefettura, Forze dell’ordine, Protezione civile, sindaci, “e anche alle Regioni che ci hanno offerto da subito disponibilità, aiuto e supporto”.

Dopo l’invio, ieri, della richiesta di stato di mobilitazione del sistema di Protezione civile nazionale in Emilia-Romagna, subito accolta dal ministro Nello Musumeci, fra i temi prioritari entra quello dei rimborsi per i danni generati.

All’incontro di Faenza erano presenti il sindaco, Massimo Isola, il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, il presidente della Provincia di Ravenna e regionale dell’UPI (Unione delle Province d’Italia), Michele De Pascale, e i sindaci dei comuni colpiti.

A Imola, oltre al primo cittadino, Marco Panieri, e ai diversi sindaci, erano presenti il sindaco della Città metropolitana di Bologna, Matteo Lepore, e la vice prefetto di Bologna, Anna Pavone.

L’aggiornamento

L’evoluzione della situazione ha portato al passaggio dello stato di allerta da rosso ad arancione.

Stamani, alle 9, si è svolto un briefing tra la Sala operativa dell’Agenzia regionale di protezione civile e il Dipartimento nazionale.

È emerso come, al momento, permangano situazioni di rotture/esondazioni sul Lamone (zona Bagnacavallo, nel ravennate), non ancora risolte. Il livello d’acqua nelle campagne è alto, lambisce anche il centro cittadino.

Quasi risolta, invece, la rottura dell’argine sinistro del Sillaro; rilevate piccole criticità sul Quaderna e sul Senio, dove sono state fatte alcune evacuazioni.

Nella giornata di ieri, i Vigili del fuoco (94 uomini nel bolognese, 68 nel ravennate, 61 in provincia di Forlì-Cesena) hanno effettuato oltre 800 interventi; altri 185 sono in coda nel ravennate e nel forlivese (recupero beni, svuotamento cantine).

Mobilitati mezzi meccanici per rimuovere terra, fango, detriti; ma anche droni, battelli, mentre da Venezia un elicottero ha integrato quello di Bologna.

Come stabilito dal Dipartimento nazionale di Protezione civile, a partire da stasera saranno operative colonne mobili di Veneto e Toscana a Castel Bolognese e a Imola, per effettuare la pulizia delle case e il pompaggio delle acque.

Disponibili altre cinque Regioni: sono pronte a intervenire se richiesto. Si sta valutando di convogliare le organizzazioni nazionali del volontariato di Protezione civile su Faenza.

Per quanto riguarda l’esercito, su richiesta delle Prefetture di Ravenna e Bologna, sono state attivate squadre per il monitoraggio degli argini dei fiumi. Oggi è operativa una squadra a Sesto Imolese.

Infine, due mezzi aerei sono disponibili a Cervia e a Rimini.

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