A Ferrara maxi-operazione di evacuazione di una zona della città per il disinnesco di un ordigno bellico della II Guerra Mondiale inesploso
Ferrara - Durante le operazioni di restauro all’ex Convento di San Benedetto in corso Porta Po, in centro a Ferrara, al primo piano della chiesa è stata ritrovata una bomba d'aereo inesplosa.
Il ritrovamento dell’ordigno bellico, di produzione americana e risalente alla Seconda guerra mondiale, ha messo in moto la città di Ferrara che, nella giornata di domenica 26 novembre 2023, è stata protagonista di una maxi-operazione di evacuazione, che ha coinvolto più di 12mila cittadini. Gli interventi per il disinnesco dell’ordigno sono stati effettuati dagli artificieri dell’Esercito.
L’Agenzia regionale di Protezione civile, in accordo con la Prefettura di Ferrara, ha allestito all’interno del Centro Logistico di protezione civile Cerpic la Sala operativa provinciale integrata (Sopi) e il Centro di Coordinamento dei Soccorsi (CCS). Coinvolti inoltre 300 volontari della Protezione civile regionale e Croce Rossa italiana. Allestite in Fiera, in accordo con il Comune, anche una cucina mobile e un’area esterna dedicata agli animali di compagnia, oltre a un presidio sanitario e una serie di attività sociali per permettere a bambini, anziani e adulti di trascorrere serenamente il periodo di attesa. I volontari della protezione civile hanno preparato il pranzo, mentre in mattinata si è tenuta la messa per i fedeli e una tombolata. Gli spazi per l'accoglienza erano in grado di contenere circa 1800 persone.
Le operazioni di evacuazione e disinnesco
Le operazioni di evacuazione, coordinate dalla Prefettura, hanno interessato i cittadini residenti o temporaneamente presenti nell'area nel raggio di 685 metri dal punto di ritrovamento dell'ordigno. L'intervento di disinnesco è andato molto più velocemente del previsto: alle 11 la spoletta è stata tagliata e separata con successo dal corpo bomba e poco prima di mezzogiorno è stata fatta brillare
all'interno di una camera di contenimento appositamente predisposta. Completata l'operazione, il residuo dell'ordigno è stato trasportato all'interno di una cassetta di sicurezza e su un mezzo dell'Esercito in una cava in località Casaglia, in via Melvin Jones, per essere fatto brillare in sicurezza.
Una volta disinnescato e portato via l'ordigno, la zona rossa è stata riaperta verso le 12,30, con circa tre ore di anticipo rispetto alle previsioni iniziali.
La preparazione all'evento
La Protezione civile, insieme al Comune, nei giorni scorsi ha diffuso volantini informativi nei principali punti di aggregazione (scuole, parrocchie e negozi). Sul sito del Comune di Ferrara è stata inoltre attivata una sezione web dedicata https://www.comune.fe.it/evacuazione-26-novembre con tutte le informazioni di dettaglio, tra cui un questionario tramite cui i cittadini hanno potuto scoprire se vivevano nell’area coinvolta dall’operazione, oltre a comunicare anche eventuali specifiche necessità.
Per i cittadini che hanno dovuto lasciare la propria casa per permettere la rimozione dell’ordigno è stata allestita una zona di accoglienza in Fiera. Per raggiungerla, il Comune ha previsto un servizio di navette gratuito con corse ogni 15 minuti, comprendente anche il ritorno all’area interessata al termine dell’emergenza.