Ricostruzione post alluvione. Una task force di esperti per contrastare il dissesto idrogeologico e il rischio idraulico
Bologna – Un accordo per dar vita a una task force che andrà a coordinare gli interventi di contrasto al rischio idraulico e al dissesto idrogeologico anche in conseguenza degli eventi del maggio 2023. Ma anche un tavolo di lavoro per fornire elementi utili all’aggiornamento e all’attuazione della pianificazione sui bacini del Reno, regionali romagnoli e Conca Marecchia, recentemente entrati a far parte del Distretto del Po.
Questo attraverso una collaborazione istituzionale tra Regione Emilia-Romagna, l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po, l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile e l’Associazione nazionale delle bonifiche delle irrigazioni e dei miglioramenti fondiari (Anbi).
L’avvio del gruppo di lavoro è arrivato dalla Giunta regionale che ha approvato lo schema d’accordo che sarà sottoscritto dai soggetti coinvolti.
A questa attività si aggiungono quattro convenzioni che l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ha messo in campo con le Università di Parma, di Padova e con il Politecnico di Milano per analizzare lo stato dei corsi d’acqua in relazione al territorio circostante, modificato nel suo assetto idraulico dall’evento alluvionale di maggio scorso nonché con l’Università di Modena e Reggio Emilia per il censimento e l’analisi dei fenomeni franosi.
L’accordo in questione partirà dalla data di sottoscrizione tra le parti e avrà una durata complessiva fino al 30 giugno 2025, con uno step intermedio al 30 giugno 2024.