Conclusa la missione di tecnici e volontari dell’Emilia-Romagna in Toscana. Sono 259 gli operatori coinvolti
Bologna – Termina domani la missione della Protezione civile dell’Emilia-Romagna in Toscana, col rientro delle ultime squadre di volontari che hanno operato a Campi Bisenzio, uno dei comuni della provincia di Firenze maggiormente colpiti dall’alluvione.
Complessivamente sono stati 259 i volontari provenienti da tutta l’Emilia-Romagna, impegnati a supporto della popolazione, con le prime squadre a già attive sul territorio pochi giorni dopo l’inizio dell’emergenza.
Oggi, per salutare e ringraziare tutti gli operatori, la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, si è recata in visita accompagnata dall'assessora alla Protezione civile della Regione Toscana, Monia Monni, che sta seguendo tutte le operazioni di recupero e ripristino nel territorio.
Nell’arco delle quasi due settimane di attività in Toscana, si sono avvicendate a turno una sessantina di squadre, in arrivo dai coordinamenti delle province di Bologna, Ferrara, Forlì-Cesena, Modena, Parma Piacenza, Reggio Emilia e Rimini, coordinate da quattro funzionari dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e di Protezione civile e da un volontario coordinatore, sempre presenti.
Il primo contingente aveva raggiunto Campi Bisenzio già il 6 novembre, mentre gli ultimi operatori concluderanno le attività per poi rientrare domani 18 novembre. Gli interventi sul campo sono stati realizzati in stretta collaborazione con le associazioni nazionali Cri - Croce Rossa Italiana - e Misericordia.
Al seguito dei volontari sono stati inviati mezzi e attrezzature dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile, necessari per fare fronte alle esigenze di rimozione di acqua, fango e detriti. Tra questi, moduli di idropompe e motopompe in grado di aspirare da 40 a 80 litri al secondo di acqua e di fango, e moduli Aib (antincendio boschivo) per pulizie, oltre a bobcat per la rimozione dei detriti, generatori e radio portatili.
L’operazione è stata coordinata dal Dipartimento nazionale di Protezione civile che, all’indomani dell’eccezionale maltempo, ha mobilitato le squadre di volontari provenienti da diverse colonne mobili regionali tra cui quella dell’Emilia-Romagna.