A Bologna conclusa la terza edizione del corso per addetti alle emergenze idrauliche riservato ai Volontariato di protezione civile
Sabato scorso si è concluso il terzo corso di formazione annuale per addetti alle emergenze idrauliche, organizzato dalla Consulta provinciale del volontariato di protezione civile di Bologna presso il Centro Unificato di Protezione civile di via del Frullo, a Quarto Inferiore.
La serie di appuntamenti formativi si è articolata su 5 giornate, nei giorni 14, 21, 26 e 28 ottobre (altrettanti moduli per un impegno complessivo di 20 ore) dedicata ai Volontari di protezione civile, alla quale hanno presenziato esperti degli enti locali e funzionari tecnici dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile-Ufficio territoriale di Bologna.
Gli argomenti affrontati sono molteplici ed riguardano il sistema idraulico territoriale; la conoscenza geomorfologiche del territorio e la definizione dei corsi d’acqua e dei relativi fenomeni alluvionali; la morfologia del letto fluviale (forma, tracciato, processi di erosione), la terminologia e relativa agli argini; l’attività di prevenzione e di emergenza idraulica: a tal proposito, la prevenzione è partita illustrando il Sistema di Allertamento per il rischio meteo idrogeologico idraulico e gli strumenti idro-pluviometrici in telemisura indispensabili per il monitoraggio delle piene. Si è poi spiegato l’attività di monitoraggio e rilevamento delle criticità arginali (tane, erosioni, cumuli di legname, ecc.) per individuare le cause dell’indebolimento degli argini e delle conseguenti alluvioni. Illustrata anche l’organizzazione del Servizio di Piena dell’Ufficio territoriale di Bologna dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile
Dalle attività di prevenzione si è passati a quelle di emergenza idraulica a cominciare dalle cause che le originano. In questo contesto hanno grande rilevanza le piene urbane e non (generalità, stati del fiume e il servizio di piena) e a seguire le rotte, che possono essere originate da più fattori: per sormonto, per cedimenti arginali o per fenomeni sifonamento (fontanazzi). Si è approfondito anche la generazione dei “fontanazzi” e i meccanismi di filtrazione dell’acqua attraverso i terreni delle arginature.
Particolare attenzione si è avuta anche agli interventi in emergenza: dalle tecniche per insacchettare alla posa dei sacchi nelle coronelle e nei soprassogli, alle regole fondamentali per il controllo dell’arginatura durante la piena: come elevare i soprassogli e come si controllano i fontanazzi; come si posa un telone arginale e come si interviene in caso di allagamenti.
In ultimo, è stato affrontato il tema sui rischi connessi all’uso di attrezzature da parte del Volontario esperto, per le quali ci vuole massima attenzione. Parliamo di insacchettatrice, carrello idraulico (motopompe, elettropompe), pompe galleggianti, generatori/torri faro e uso di altri attrezzi particolarmente pericolosi come le motoseghe. In tema si è dedicato parte della formazione ai dispositivi personali individuali (detti Dpi) e quali comportamenti adottare per una maggiore autotutela.
Il corso per addetti alle emergenze idrauliche, che in questa edizione ha visto la partecipazione di 31 Volontari, si è concluso con la giornata dedicata alle prove pratiche sul campo: si è svolta una simulazione in ambiente reale di un intervento in fase di emergenza idraulica. In questo caso si è scelta come location la Chiusa di Gandazzolo, nel Comune di Baricella, importante opera idraulica che regola il sistema delle acque bolognesi tramite il Savena Abbandonato, che vanno recapitate all’immissione nel fiume Reno.
Più in generale, la Consulta provinciale del volontariato di protezione civile di Bologna è impegnata su più fronti per formare i Volontari, in particolare segnaliamo per l’anno in corso 397 tesserati hanno partecipato ai corsi, di cui 73 si sono qualificati come esperti in emergenze idrauliche, 139 per le attività operative di base e 13 si sono per l’Antincendio Boschivo.
Le attività formative continuano anche nel mese di novembre con altri momenti formativi specialisti e un altro corso base (in programma nei giorni 13, 15, 17 e 18 novembre) indirizzato ad altri 25 elementi che entreranno a fare parte delle ODV (organizzazioni di Volontariato) affiliate alla Consulta provinciale del volontariato di protezione civile dell’Area Metropolitana Bolognese, che conta complessivamente sulla forza di 1.886 tesserati.