Post alluvione, il bilancio dei lavori undici mesi dopo: 402 cantieri per un investimento di circa 343 milioni
Bologna - Dai primi interventi urgentissimi sugli argini dei fiumi ai lavori di consolidamento dei versanti in dissesto a ridosso degli abitati, fino al miglioramento delle condizioni di deflusso dei corsi d’acqua. Si continua a lavorare senza sosta nei territori colpiti dall’alluvione dello scorso maggio: nel complesso, sono 402 i cantieri in capo all’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile che interessano le province colpite di Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia. Di questi, 130 sono già stati completati, 158 quelli in corso e 114 in progettazione. Il tutto per un investimento totale di circa 343 milioni di euro, tra somme urgenze, urgenze, programmazione regionale anticipata e programmazione da altre fonti. A poche settimane dal primo anniversario dai drammatici fatti del maggio 2023, oggi in Regione è stato fatto il punto su undici mesi di lavoro non stop per la messa in sicurezza del territorio.
Aste fluviali, i quattro video
Sul sito della Regione dedicato all’alluvione (https://www.regione.emilia-romagna.it/alluvione), e su Lepida TV, quattro nuovi video raccontano i lavori sulle aste fluviali di altrettanti corsi d’acqua romagnoli – Santerno, Senio, Lamone e Montone – con la voce dei tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile presenti direttamente nei cantieri.
Sul Santerno si è intervenuti su diversi tratti e in diversi momenti, a partire dalle maggiori criticità, con il ripristino dei rilevati arginali, nella zona tra Sant’Agata e a valle di Ca’ di Lugo, per poi spostarsi nei tratti più a monte. Nel complesso, lungo l’asta fluviale sono conclusi o in corso 18 interventi per 29,7 milioni di euro; a questi se ne aggiungono altri cinque in fase di avvio/progettazione, che portano il totale a 34,2 milioni di euro.
Dopo gli eventi di maggio sul Senio sono stati fatti diversi interventi di somma urgenza, soprattutto nella parte pedecollinare (a monte di Castel Bolognese), e riprese le lesioni sui corpi arginali nelle aree a valle (zona di Cotignola). Nel complesso, lungo l’asta sono conclusi o in corso 11 interventi per quasi 7 milioni di euro, a cui se ne aggiungono altri sei in fase di avvio/progettazione, che portano il totale a 14,9 milioni di euro.
Da monte, e dunque da Brisighella, fino alla foce: il Lamone ha subito grossi danni lungo tutto il corso, in particolare a Faenza e Bagnacavallo. I cantieri hanno permesso la ricostruzione di argini e golene. Nel complesso, lungo l’asta sono conclusi o in corso 18 interventi per oltre 23,5 milioni di euro, a cui se ne aggiungono altri nove in fase di avvio/progettazione, che portano il totale a 27,2 milioni di euro.
Sul Montone gli interventi si sono susseguiti su tutto l’alveo, da monte a valle, e cioè dal crinale appenninico ai tratti arginati di pianura; va segnalato un intervento di somma urgenza a San Benedetto in Alpe, dove un’ampia frana ha occluso l’alveo del corso d’acqua. Nel complesso, sul Montone sono conclusi o in corso 13 interventi per oltre 8 milioni di euro. A questi se ne aggiungono altri nove in fase di avvio/progettazione, che portano il totale a più di 18 milioni di euro.
La mappa online
I cantieri, con il relativo stato di avanzamento, online. Al seguente link è disponibile il WebGis elaborato dalla Regione Emilia-Romagna con l’obiettivo di informare sugli interventi realizzati, in corso o in attivazione (finanziati con ordinanze del Commissario straordinario) per ripristinare le opere di difesa idraulica, del suolo e di bonifica. Interventi attuati dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, dall’Agenzia interregionale per il Fiume Po e dai Consorzi di Bonifica.