mercoledì,  7 febbraio 2024

A Faenza ultimi lavori lungo il Lamone per la sicurezza della zona “Bassa Italia”. Investimento da 3,5 milioni di euro

Fondazioni fino a 12 metri di profondità, calcestruzzo e ferro per aumentare la stabilità. Un altro cantiere da 400mila euro ultimato in via Cimatti per il rifacimento dell’argine sotto il ponte della circonvallazione

Bologna - Un cantiere di somma urgenza da 3 milioni e mezzo di euro, che dall’avvio, agli inizi diLavori Lamone, zona Bassa Italia, Faenza, sopralluogo Priolo, febbraio 2024 settembre scorso, non si è mai interrotto e sta per essere ultimato. È a Faenza (Ra), lungo il Lamone, dove si stanno completando alcuni muretti: in particolare quelli di via Renaccio, che erano parzialmente crollati a causa della piena del fiume del 16 maggio scorso. Le acque avevano causato il cedimento dell’argine su cui poggiavano i manufatti, con l’allagamento della zona “Bassa Italia”.

È qui che la vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, ha effettuato oggi un sopralluogo con il sindaco di Faenza, Massimo Isola, la consigliera regionale Manuela Rontini e i tecnici dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile. Erano presenti anche alcuni rappresentanti dei Comitati dei cittadini alluvionati, con cui si è fatto punto della situazione.

I nuovi muretti, nel dettaglio

Lavori Lamone, zona Bassa Italia, Faenza, sopralluogo Priolo, febbraio 2024I nuovi muretti coprono due tratti dell’argine, per una lunghezza totale di circa 400 metri. Hanno fondazioni profonde in micropali che scendono fino a 12 metri, con soletta in calcestruzzo e ferro così da aumentarne la stabilità, più alti dei precedenti. Sono realizzati in lastre di calcestruzzo precompresso, che hanno permesso di lavorare velocemente. Per decorarle e integrarle maggiormente con il contesto circostante, si sta pensando di lanciare un concorso per la realizzazione di murales. L’intervento sarà completato con il rivestimento, lato fiume, di bio-stuoia naturale per la crescita dell’erba sull’argine appena ricostruito. Per il cantiere sono stati utilizzati mezzi meccanici importanti, insieme all’attività di manodopera come quella svolta dai “ferraioli”, manovalanza di origine indiana o pakistana che lega il ferro a mano.  

Un altro cantiere ultimato riguarda via Cimatti: qui si è intervenuti con il rifacimento dell’argine sotto il ponte della circonvallazione. Si tratta di un’opera di somma urgenza dal valore di 400mila euro. In questo tratto l’acqua aveva superato la sommità dell’argine erodendolo, con l’allagamento della via e della parte di città limitrofa.

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