Rischio idraulico: rinnovata la convenzione tra Agenzia regionale e Università di Parma per attività tecnico-scientifiche volte ad affiancare le azioni di prevenzione e gestione delle emergenze
Bologna - Via libera dalla Giunta allo schema di convenzione tra l’Agenzia regionale Sicurezza territoriale e il Dipartimento di Ingegneria e Architettura (DIA) dell’Università di Parma per la realizzazione di studi e ricerche che supportino le attività di prevenzione, pianificazione e gestione delle emergenze relative al rischio idraulico. La collaborazione prosegue dagli anni precedenti, quando si era focalizzata su studi relativi ai fiumi Secchia e Panaro, torrente Crostolo e su una porzione del fiume Po.
Valida fino al termine del 2026, la nuova convenzione si articola su due azioni principali.
In primo luogo lo studio e la simulazione - mediante modelli numerici - degli scenari di allagamento conseguenti alle rotte arginali sui fiumi Crostolo, Enza e Parma e sul fiume Po, nel tratto compreso fra la confluenza col torrente Parma e quella con l’Enza. L’obiettivo è produrre un database di simulazioni rappresentativo di diversi potenziali eventi alluvionali, con differenti tempi di ritorno, considerando dinamiche sia di sormonto che di collasso degli argini, dovuto all’apertura di una breccia. Saranno prodotte mappe in formato digitale, da potere essere facilmente consultate in caso di alluvioni come supporto alle attività di protezione civile.
La seconda attività è il pieno supporto del personale docente del DIA dell’Università di Parma ai tecnici dell’Agenzia regionale in caso di criticità idrauliche, anche durante eventi meteo estremi: sopralluoghi congiunti durante l’emergenza per identificare gli scenari evolutivi e analisi critica dei dati raccolti con la definizione del quadro di possibili interventi per mitigare il rischio.