A Imola (Bo), ripristinato il corpo arginale sinistro del torrente Sillaro
Bologna - Ripristinato il corpo arginale sinistro del torrente Sillaro dopo la rotta in corrispondenza di via del Tiglio, causata dall’alluvione.
I lavori di somma urgenza per questa inondazione a nord di Imola, poco distante da via Ladello, altra zona deturpata dalle esondazioni, sono costati 200 mila euro. Per chiudere le rotte si è lavorato giorno e notte e analogamente ad altri interventi di questo tipo, si è intervenuti per chiudere la falla mediante la posa di massi ciclopici, che hanno consentito di rallentare il flusso dell’acqua in uscita dal torrente.
Lo step successivo ha permesso di ricostruire il corpo arginale grazie al prelevato dallo scavo della controbanca esterna in sinistra. Si è poi realizzato il pre-scavo di sbancamento e lo scavo a sezione obbligata longitudinale al corso d’acqua per una lunghezza di 200 metri, per intercettare i sifonamenti. In ultimo, si è ripristinata la regolare viabilità della zona interessata dall’esondazione.
Le avverse condizioni climatiche dello scorso maggio hanno infatti sortito diverse rotte di argini con conseguenti allagamenti del territorio imolese, dove si si sono verificati eventi di piena sul bacino del Sillaro. In quel periodo la città ha registrato ingenti danni a cose e persone: circa 50 strade comunali chiuse e oltre 300 sfollati dalle case inagibili.
In questo caso, il 2 maggio 2023 i tecnici dell’Ufficio territoriale di Bologna dell'Agenzia hanno rilevato la presenza di un fontanazzo con conseguente rottura del corpo arginale, circa 50 metri a valle dell’attraversamento del metanodotto della SNAM, in corrispondenza di via del Tiglio. Qui la rottura dell’argine ha provocato l’allagamento dei terreni. Un colmo della piena che ha raggiunto il livello storico mai registrato - corrispondente a 15,29 metri - ben superiore a registrazioni storiche attestate a 15 metri e 10.