Appennino reggiano, in cinque anni investiti 76 milioni per 372 interventi contro il dissesto
Bologna - Da Baiso a Castelnuovo ne’ Monti, da Ventasso a Villa Minozzo, da Toano a Carpineti. Un territorio di confine, dai picchi del crinale scendendo a valle, ricco di natura, storia e tradizione. Una realtà che, nell’ultimo anno, ha dovuto fare i conti con gli effetti del maltempo.
Sull’Appennino reggiano la Regione ha investito complessivamente, nel corso del mandato, quasi 76 milioni di euro per il contrasto al dissesto idrogeologico attraverso 372 interventi, tra realizzati, in corso e programmati. Con queste risorse, 12 gli interventi avviati dopo il maltempo di novembre 2023 (per oltre 581mila euro), 16 i cantieri Pnrr (per quasi 29 milioni di euro) e 3 con Fondi strutturali europei (510mila euro). Per questo territorio, inoltre, sono stati stanziati quasi 14 milioni di euro (84 cantieri) per il ripristino della rete viaria colpita o minacciata da eventi franosi a partire da maggio 2023.
Gli interventi a difesa del suolo, contro gli effetti del maltempo, il contrasto al dissesto geologico, la protezione dell’ambiente e delle comunità sono stati i temi all’ordine del giorno, oggi, nel corso di un incontro nella sede dell’Unione Montana dei Comuni dell’Appennino reggiano a Castelnovo ne’ Monti tra Irene Priolo, presidente facente funzioni della Regione con delega alla Protezione civile, Alessio Mammi, assessore regionale all’Agricoltura, il presidente della Provincia, Giorgio Zanni, e i diversi sindaci dell’Appennino.
Successivamente, presidente e assessore si sono recati a Vetto per un sopralluogo su un cantiere finanziato con 300mila euro di risorse del Pnrr sul Rio Rimale: qui sono in corso lavori di manutenzione straordinaria alle opere idrauliche esistenti, di ripristino delle sezioni di deflusso e stabilizzazione delle quote di fondo alveo per il consolidamento delle sponde.
Contributi maltempo giugno 2024
Entro il 15 ottobre 2024, privati e attività economiche e produttive danneggiati in seguito agli eventi calamitosi che si sono verificati tra il 20 e il 29 giugno 2024, nel territorio di Reggio Emilia e in altre aree della regione, possono presentare domanda di contributo ai rispettivi Comuni, attraverso la modulistica scaricabile sul portale dell’Agenzia Sicurezza territoriale e Protezione civile a questo indirizzo.