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Introduzione

Bologna - A partire dal primo luglio, in tutte le province dell’Emilia-Romagna, si è entrati nella “fase di attenzione” per gli incendi boschivi, con un provvedimento firmato dal direttore dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, Rita Nicolini, in seguito a una riunione di coordinamento, alla quale hanno preso parte rappresentanti della nostra Agenzia, della direzione regionale dei Vigili del Fuoco, del Comando Regione Carabinieri forestale e del Centro funzionale Arpae-Simc.

Questa “fase di attenzione” è stata rinnovata e resterà in vigore fino alla mezzanotte di venerdì 28 luglio. L’Agenzia emette un nuovo Bollettino di informazione ai cittadini, secondo la logica del Codice Colore, indicata dal Dipartimento nazionale della protezione civile. Ogni settimana è convocata una videoconferenza per aggiornare la valutazione (prossimo appuntamento, martedì 25 luglio, ore 12.00).

Valido fino alla mezzanotte di venerdì 28 luglio, il Bollettino 18/2021, corrisponde allo scenario di rischio medio (Codice Giallo), vale a dire a una situazione in cui “le condizioni meteo-climatiche e l’umidità del combustibile vegetale sono tali da generare un incendio con intensità del fuoco bassa e propagazione lenta”.

Con l’avanzare dell’estate, appare in peggioramento il bilancio idroclimatico, con una siccità conclamata in vaste aree di pianura e nelle zone più occidentali della regione, dove sono più elevati gli indici di innesco degli incendi. Le previsioni meteo a medio termine fanno ritenere che le giornate fino alla fine di luglio saranno caratterizzate da alte temperature (ma l’ondata di calore dovrebbe esaurirsi), piogge scarse (nelle medie stagionali) e a carattere temporalesco, e da qualche giornata ventosa (il vento amplifica i rischi di propagazione degli incendi). Lo stato della vegetazione appare ancora sotto controllo, ma comincia a mostrare segnali di stress e può mutare rapidamente. Già nella settimana fra l’11 e il 18 luglio si sono registrati 40 incendi, quasi tutti in pianura e di ridotte dimensioni (il più rilevante, circa 30 ettari, a Codigoro, in provincia di Ferrara).

Se gli scenari di rischio si aggraveranno, e le condizioni meteorologiche e della vegetazione lo renderanno necessario, il direttore dell’Agenzia potrà dichiarare lo “stato di grave pericolosità” (Colore Arancione): a quel punto, all’interno delle aree forestali, scatterà il divieto assoluto di accendere fuochi o strumenti che producano fiamme, e le sanzioni a carico dei trasgressori saranno notevolmente elevate.

Intanto, ai cittadini si raccomanda di gestire con la massima cautela gli abbruciamenti di residui vegetali dei lavori agricoli e forestali. Potranno essere effettuati solo in assenza di vento e solo in mattinata; i fuochi dovranno comunque essere spenti entro le ore 11.00.

Dal primo luglio, è aperta la Sala Operativa Unificata Permanente presso la sede dell’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, in viale Silvani 6/D. Dalle 8.00 alle 20.00, sabato e domenica compresi, la SOUP vedrà la presenza di rappresentanti dei Vigili del Fuoco, dell’Arma dei Carabinieri specialità Forestale e del volontariato di protezione civile specializzato nella prevenzione degli incendi. In orario notturno, funziona un servizio di reperibilità. Con questa configurazione, la SOUP resterà aperta fino ai primi giorni di settembre, salvo proroghe.

Sono riprese le attività pianificate dal volontariato (avvistamenti mobili e fissi), a supporto delle unità dei Vigili del Fuoco e dei Carabinieri Forestale, che a loro volta hanno innalzato il livello di controllo del territorio, per la prevenzione e la repressione delle azioni illecite.

Chi avvista un incendio boschivo deve chiamare il 115 (Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco).

Per segnalare illeciti e/o comportamenti a rischio, chiamare il 1515 (emergenza ambientale dell’Arma dei Carabinieri-specialità Forestale).

Ultimo aggiornamento: 27-11-2024, 14:41