Introduzione
Bologna - Al via da lunedì 23 giugno la fase di attenzione per incendi boschivi in tutte le province dell’Emilia-Romagna.
Il provvedimento è stato emanato dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, d’intesa con i rappresentanti della Direzione regionale dei Vigili del fuoco, del Comando regionale Carabinieri forestale e di Arpae Emilia-Romagna. .
Cosa prevede la fase di attenzione
Con l'avvio della fase di attenzione tutte le pattuglie dei Carabinieri forestali in servizio sul territorio avranno come priorità operativa il controllo dei fuochi e la repressione di tutti i comportamenti illeciti; ogni giorno saranno 18 le pattuglie specificatamente destinate alla repressione del fenomeno degli incendi boschivi attraverso le attività di prevenzione e di indagine.
In Emilia-Romagna al momento è stato emesso un bollettino di rischio medio (codice giallo), valido fino al 6 luglio su tutto il territorio regionale: si raccomanda alla cittadinanza di gestire con la massima cautela gli abbruciamenti di residui vegetali dei lavori agricoli e forestali, che potranno essere effettuati solo in assenza di vento e unicamente in mattinata. I fuochi dovranno comunque essere spenti entro le ore 11 del mattino.
La situazione verrà costantemente monitorata e periodicamente aggiornata anche in relazione all'evoluzione delle condizioni meteorologiche.
Con l'avvio della fase di attenzione, riprenderanno le attività pianificate dal volontariato (avvistamenti mobili e fissi), a supporto delle unità dei Vigili del fuoco e dei Carabinieri forestali, che a loro volta innalzeranno il livello di controllo del territorio, per la prevenzione e la repressione delle azioni illecite.
La fase di attenzione, salvo proroghe motivate dalla situazione sul territorio, terminerà il 14 settembre prossimo.
Dal 30 giugno apre la Sala operativa unificata permanente (SOUP)
Sempre dal lunedì, presso la sede dell’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile di viale Silvani a Bologna, aprirà anche la Soup, Sala operativa unificata permanente, a presidio del territorio.
Dalle ore 8 alle 20 (e reperibilità h24), sabato, domenica e festivi compresi, saranno presenti rappresentanti dei Vigili del fuoco, dell’Arma dei Carabinieri specialità forestale e del volontariato di Protezione civile specializzato nella prevenzione degli incendi, oltre che funzionari dell’Agenzia stessa. Nelle ore notturne (dalle ore 20:00 alle ore 08:00) la continuità operativa della S.O.U.P. è garantita dal servizio svolto dal personale del Corpo Nazionale Vigili del Fuoco presso la Sala Operativa della Direzione Regionale Vigili del Fuoco Emilia-Romagna.
La SOUP sarà attiva fino al 31 agosto, salvo proroghe
Contestualmente all’attivazione della SOUP i Vigili del Fuoco attiveranno 3 squadre (1 su Bologna, Emilia e Romagna) fino al 18 luglio, 5 squadre dal 19 al 8 agosto, 9 squadre (una per provincia) nel periodo centrale di agosto, ovvero dal 9 al 24 e successivamente 5 squadre dal 25 agosto fino alla chiusura della SOUP.
In campo 9 squadre di volontari di protezione civile adeguatamente formati; 2 i volontari che ogni giorno si alterneranno a presidio della SOUP durante tutto il periodo di apertura.
Nei giorni scorsi è stato aggiornato il Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi.
L’Aggiornamento 2025 del Piano AIB 2022–2026 arriva in un contesto climatico sempre più instabile e con rischi crescenti legati a ondate di calore, siccità estive prolungate e cambiamenti nell’uso del suolo.
Il 28% del territorio regionale è coperto da boschi – pari a circa 639.000 ettari – concentrati per oltre il 95% nelle aree collinari e montane. Tuttavia, la frammentazione delle proprietà e l’assenza di gestione attiva aumentano la vulnerabilità al fuoco: il 59% delle superfici è in mano privata non organizzata, e circa il 40% è costituito da boschi non produttivi ma di protezione.
L’Aggiornamento 2025 rafforza l’intera architettura del piano d’azione, puntando su:
Interventi selvicolturali e infrastrutturali, azioni colturali agro-pastorali e coinvolgimento del mondo agricolo, uso del fuoco prescritto, in condizioni controllate, per ridurre il combustibile vegetale, formazione e diffusione della cultura del rischio tra i cittadini, i giovani e i turisti.
Il sistema regionale si avvale di un modello di intervento coordinato, che coinvolge: Protezione Civile, ARPAE, Vigili del Fuoco, Carabinieri Forestali; Comuni, Prefetture e organizzazioni di volontariato, tecnologia avanzata: modelli meteorologici predittivi, droni (SAPR), mappature a rischio.
In caso di incendi complessi viene attivato l’Incident Command System (ICS), per garantire prontezza, efficienza e sicurezza negli interventi, così come previsto nella nuova convenzione quadro triennale con i VVF appena approvata.
Questi i numeri utili per le segnalazioni: 112 numero unico di emergenza (NUE); 1515 - numero dell’Arma dei Carabinieri-specialità forestale per segnalare illeciti e comportamenti a rischio di incendio boschi.
Documenti
Ultimo aggiornamento: 23-06-2025, 10:17