Piano di gestione rischio alluvioni
Il Piano deve riassumere in sé tutti gli aspetti della gestione del rischio di alluvioni ed in particolare deve essere incentrato sulla prevenzione, la protezione e la preparazione, comprese le previsioni di alluvione e i sistemi di allertamento, nonché sulle misure da mettere in atto post-evento per assicurare il ritorno alla normalità.
Obiettivi del Piano
Ridurre le conseguenze negative dei fenomeni alluvionali nei confronti della salute umana, del territorio, dei beni, dell’ambiente, del patrimonio culturale e delle attività economiche e sociali, individuando un sistema integrato di misure di prevenzione, protezione e preparazione, gestione dell’emergenza e ripristino dei danni.
AGGIORNAMENTO febbraio 2022
Pubblicati in dicembre 2021 i nuovi Piani di Gestione del rischio di alluvioni
Ultimato l’aggiornamento dei Piani di Gestione del rischio di alluvioni redatti ai sensi dell’art. 7 del D.lgs. 49/2010, attuativo della Dir. 2007/60/CE, nell’ambito del secondo ciclo di pianificazione previsto dalla Direttiva Alluvioni
Il processo di attuazione della Direttiva e il D.lgs. 49/2010
è scandito in tre tappe successive e tra loro concatenate:
- fase 1: valutazione preliminare del rischio di alluvioni (da effettuarsi entro il 22 settembre 2011);
- fase 2: elaborazione di mappe della pericolosità e del rischio di alluvione (entro il 22 dicembre 2013);
- fase 3: predisposizione ed attuazione di piani di gestione del rischio di alluvioni (entro il 22 dicembre 2015).
Le due anime del Piano: Parte A e Parte B
Da un lato, deve tenere conto di tutte le misure che occorre adottare in “tempo differito” (PARTE A) in termini di: analisi dei processi fisici in atto, individuazione delle criticità, indicazione dei rimedi (nterventi strutturali come opere di difesa e non strutturali come le norme per governare la gestione del suolo e delle acque, le previsioni di sviluppo e l’uso del territorio, ecc.
Dall’altro contiene le misure che occorre predisporre per la gestione in “tempo reale” dell’evento (PARTE B), proprie dei Piani di protezione civile che contemplano: la previsione e il monitoraggio idro – meteorologico, il sistema di allertamento per il rischio idraulico e l’intervento di soccorso, la sorveglianza idraulica e la regolazione dei deflussi; e le azioni concrete da attuare in corso di evento e della catena di comando
I documenti
Piano di gestione rischio alluvione - inerente gli aspetti del tempo reale (2.71 MB)(Parte B) (2.71 MB)
- Distretto Padano (Autorità di Bacino del Po)
- Distretto Appennino settentrionale (Autorità di Bacino del Reno, Autorità di Bacino Marecchia Conca e Fiumi Romagnoli)
- Distretto Appennino Centrale (Autorità di Bacino Tevere)
Per approfondimenti
Il sito del Servizio regionale Difesa del Suolo
con il quadro completo di atti e documenti ed i riferimenti dei soggetti coinvolti
SEINONDA il processo di partecipazione
La piazza virtuale dove sono pubblicati tutti gli eventi e le informazioni sul processo partecipato per l'elaborazione del Piano di Gestione del Rischio di Alluvioni.