Introduzione
Bologna - Ripristino degli argini, sistemazione e pulizia del letto dei fiumi, rimodellazione degli alvei e riparazione di opere idrauliche.
È un’estate di cantieri quella che interessa i territori dell’Emilia-Romagna colpiti dall’alluvione e dal maltempo del mese di maggio: anche in queste settimane proseguono a pieno ritmo i circa 80 interventi sui principali corsi d’acqua esondati, per un totale di oltre 116 milioni di euro. Si tratta delle opere più urgenti avviate dalla Regione, attraverso l’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile, per affrontare le criticità aperte sul territorio in seguito all’ondata di eventi meteo eccezionali.
In particolare, sono in corso 22 cantieri in provincia di Ravenna, per un investimento complessivo di circa 41 milioni di euro; 14 nel forlivese-cesenate, per 13 milioni e 600mila euro; 26 nel bolognese per un totale di circa 54 milioni di euro. E ancora: 9 somme urgenze riguardano la provincia di Rimini, per circa 4 milioni; 6 si stanno realizzando nel modenese, con lavori per circa un milione di euro; due nel reggiano, per 3 milioni.
L’impegno è massimo e si sta lavorando senza sosta per ripristinare condizioni di sicurezza dei fiumi nei territori colpiti. I cantieri aperti su fiumi e torrenti emiliano-romagnoli, dal valore complessivo di circa 116 milioni di euro, fanno parte del pacchetto di 400 milioni per opere di somma urgenza già segnalate come assoluta priorità al Governo, e per le quali attendiamo al più presto il trasferimento delle risorse. Gli interventi in corso significano la presenza di imprese operative, operai all’opera, professionisti in campo per coordinare gli interventi: tutti attivati in somma urgenza, cioè prima di disporre delle somme necessarie per pagare i lavori, ancora da trasferire al commissario Figliuolo. Siamo in attesa, appunto, della pubblicazione del relativo Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri. Serve fare in fretta perché l’autunno è alle porte e non si può perdere tempo, ecco perché dobbiamo lavorare anche per pianificare gli ulteriori interventi urgenti che ancora non hanno una copertura finanziaria. La situazione, soprattutto in collina e Appennino, è complessa.
Ultimo aggiornamento: 27-11-2024, 14:41