Area Metropolitana di Bologna, via a gestione unitaria per implementare il controllo del territorio e rendere più tempestivi gli interventi
Bologna - Un unico soggetto privato affiancherà per quattro annualità l’Ufficio territoriale di Bologna per un’azione integrata volta a raggiungere l’obiettivo di una più efficiente ed efficace gestione del territorio di competenza a tutela della cittadinanza. Gli investimenti potenzialmente attuabili, sulla base dei futuri finanziamenti, nei quattro anni: fino a 17 milioni di euro per la manutenzione ordinaria e fino a 79 milioni per riqualificazioni e manutenzioni straordinarie.
Fra i diversi compiti dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, previsti dalla normativa regionale, vi è quello fondamentale della progettazione e della realizzazione di interventi di prevenzione del dissesto idrogeologico e di sicurezza idraulica, oltre alle importanti funzioni afferenti al “servizio di piena”, ai nulla osta e autorizzazioni idrauliche, alla sorveglianza idraulica.
Nello specifico, l’Ufficio territoriale di Bologna si occupa della gestione e del mantenimento della funzionalità della rete idrografica del bacino del fiume Reno, comprendendo da ovest a est i bacini degli affluenti Samoggia, Lavino, Navile, Savena abbandonato, Savena, Idice, nonché la gestione e la regolazione dell’opera idraulica denominata Cavo Napoleonico. Parliamo di una gestione particolarmente complessa di 675 chilometri di tratti arginali e oltre 20 milioni di metri quadrati fra argini e golene, oltre ai restanti tratti di corsi d’acqua incisi, ovvero senza veri e propri argini.
In generale, l’Accordo Quadro prevede l’implementazione delle attività di sorveglianza e monitoraggio delle opere idrauliche e delle loro pertinenze, in particolare nelle condizioni di allerta o emergenza.
I servizi di controllo che saranno appaltati saranno strettamente integrati alle azioni da sempre svolte dal personale interno, particolarmente esperto nell’ambito idraulico, e alle fondamentali azioni messe in campo dalle numerose ed efficienti forze del Volontariato locale.
Questo sistema “integrato” sarà quindi in grado di esprimere la sua maggiore efficacia nel prevenire e nel curare i danni prodotti dal maltempo e dagli altri fattori ambientali.
La capacità organizzativa, professionale, imprenditoriale e propositiva del Consorzio Innova, aggiudicatario dell’Accordo Quadro, insieme alle professionalità interne all’Agenzia e del volontariato, favorirà un’azione integrata volta a raggiungere l’obiettivo di una più efficiente ed efficace gestione e difesa del territorio di competenza e quindi ad una maggiore tutela della cittadinanza.
In altre parole, la sinergia con un unico soggetto di rifermento permetterà di ottimizzare tempi e costi sull’attività ordinaria e, soprattutto, essere sempre più pronti ad intervenire con squadre operative costantemente reperibili nel caso in cui dovessero presentarsi eventi calamitosi e circostanze impreviste ed imprevedibili, con azioni ed interventi anche a carattere straordinario.
La natura di questo Accordo quadro, peraltro il primo in Regione in materia di sicurezza territoriale e protezione civile, mediante gara aperta di valenza europea, prevede una serie di attività di monitoraggio e interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, ricompresi nelle complesse competenze previste per legge. Questo accordo, che coprirà in particolare i territori dei tratti arginati della pianura bolognese, si configura come il primo di una serie di Accordi quadro che la nostra Agenzia sta procedendo ad affidare sull’intero territorio regionale. Gli strumenti di cui ci dotiamo saranno di notevole aiuto nella gestione efficace delle numerose risorse che l’Agenzia e la Regione Emilia-Romagna è in grado di attrarre dallo Stato e dall’Unione Europea.