Rischio idraulico

Dalla riduzione del rischio al ripristino dell'assetto idraulico: la gestione dei corsi d'acqua naturali. La sicurezza territoriale attraverso la pianificazione, la programmazione e gli interventi

Cosa fa la Regione

Gli Uffici territoriali in capo all'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile si occupano della messa in sicurezza dei corsi d'acqua, attraverso interventi strutturali o manutenzioni mirati al ripristino dell’assetto idraulico. A tale scopo vengono realizzati, tra gli altri: opere di difesa idraulica (argini, casse di espansione, invasi per la laminazione, ecc.), interventi di risagomatura degli alvei, briglie, difese spondali, opere di ingegneria naturalistica, interventi di regimazione e rettificazione, riqualificazione fluviale e rinaturalizzazione dei corsi d’acqua, ampliamenti delle sezioni idrauliche.

Fondamentale è il servizio di piena, vale a dire il contenimento dell’acqua all’interno dell’alveo compreso tra gli argini. In caso di piena, la gestione dell’evento e ogni decisione in merito ai provvedimenti da adottare nell’alveo e sugli argini spettano unicamente al soggetto idraulico competente (Uffici territoriali dell’Agenzia sui corsi d’acqua di competenza regionale, Consorzi di Bonifica sui canali, i fossi e le casse consorziali), coinvolgendo eventualmente altri soggetti (Enel, Romagna Acque, Canale Emiliano-Romagnolo, Iren, Hera, ecc.). Anche il Servizio di piena viene gestito con il nuovo sistema di allertamento regionale (criticità verde, gialla, arancione, rossa e conseguenti fasi di attenzione, preallarme e allarme) e il servizio di reperibilità h24, con squadre operative suddivise per ambito provinciale.

A chi rivolgersi

 

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ultima modifica 2024-10-07T16:53:47+01:00
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