Si possono accendere fuochi in spiaggia?

L’accensione di fuochi in spiaggia spesso è vietata, anche per motivi ambientali o di tutela naturalistica. Per verificarlo a livello locale conviene richiedere chiarimenti a Comune/Polizia locale/Carabinieri forestali del posto.

Cosa fare per ridurre il rischio di incendi nelle pinete in questi periodi così caldi?

Alcuni consigli, generali e non esaustivi: evitare i fuochi all’aperto (fanno eccezione i barbecue, in eventuali zone espressamente autorizzate e tabellate), evitare il getto di mozziconi (malcostume sempre vietato) e di fiammiferi che sembrano spenti, evitare l’uso di apparecchi che producono scintille, evitare di parcheggiare veicoli, comprese le moto con la marmitta vicino all’erba. La brace dei barbecue e di altri fuochi di legna va “annegata” nell’acqua prima di essere dispersa o abbandonata. Si evidenzia che l’uso di lanterne cinesi, pericolosissime, è sempre vietato per chi non è abilitato ad effettuare spettacoli pirotecnici.

Ci sono regole specifiche per l’uso di barbecue o fuochi all’aperto?

D’estate i barbecue ubicati in zone espressamente autorizzate e tabellate, possono risultare vietati da ordinanze temporanee, legate appunto alla fase di attenzione, o di grave pericolosità, per incendi boschivi. I fuochi all’aperto dovrebbero essere accesi a più di 100 metri dai boschi (distanza elevata a 200 metri in caso di dichiarazione di grave pericolosità per incendi boschivi). Le regole più restrittive a cui attenersi talora derivano da ordinanze e regolamenti locali, alcuni dei quali emanati dagli Enti preposti alla tutela naturalistica dei luoghi (ad es. Enti parco regionali). Si ribadisce quindi la necessità di approfondire la questione con gli Enti sopra citati, competenti per il territorio di interesse.

Come comportarsi in caso di allerta incendi boschivi?

Oltre alle cautele sopra elencate, atte a non provocare incendi boschivi, i proprietari dei terreni, delle abitazioni, dei campeggi, etc. dovrebbero, anche in tempo di pace,riflettere  su come iniziare a difendere le loro proprietà, ad es. ritirare/chiudere le tende da sole, in caso di vento le faville possono percorrere centinaia di metri, non lasciare in giardino materiale combustibile, mantenere pulite aiuole e soprattutto non lasciare residui di potatura o sfalcio incustoditi, guardando quindi i propri giardini non solo per il loro esteriore aspetto, ma anche per la capacità di prendere fuoco e, malauguratamente, di trasferire l’incendio anche all’abitazione. Il sito della Regione Emilia-Romagna ha inteso recepire, al riguardo, una serie di informazioni e consigli che il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco ha concordato a livello nazionale con ANCI: Incendi boschivi: l'informazione ai cittadini - Agenzia per la sicurezza territoriale e la protezione civile

Ci sono programmi di monitoraggio o di avvistamento durante l’estate per prevenire gli incidenti?

Certo: da un lato azioni di controllo e polizia amministrativa, in capo principalmente, ma non esclusivamente, all’Arma dei carabinieri, che già sono valse a identificare almeno un incendiario in zone costiere di questa regione. Dall’altro, attività di avvistamento a cura del Volontariato di protezione civile “Avvistatore AIB”, spesso attrezzato anche per intervenire operativamente, nell’ambito delle attività di spegnimento dirette dai Vigili del fuoco. Queste ultime attività vengono concordate di norma a livello provinciale, di intesa con le Prefetture, le strutture territoriali dell’Agenzia regionale sicurezza territoriale e protezione civile, la Polizia stradale e quella locale, mentre il loro coordinamento è in capo ai Vigili del fuoco.

Ci sono incendi attivi o recenti nella zona?

Dipende dalla giornata e dall’orario: in Sala Operativa Unificata Permanente e nella sala regionale dei Vigili del fuoco il monitoraggio degli incendi è continuo. Spesso un momento critico è il primo pomeriggio, perché più caldo e secco, ma altri momenti delicati si hanno, anche a tutte le ore, in caso di vento caldo e secco: è più facile che, per negligenza o sbadataggine, il fuoco “scappi”: basta una favilla.

Ci sono allerte o divieti attualmente in vigore (es. divieto di accendere fuochi)?

Si, siamo in fase di attenzione, e pertanto gli abbruciamenti controllati di materiali vegetali derivanti da attività agricole e forestali, dove consentiti, vanno terminati entro le ore 11 della mattina.

Chi dobbiamo avvisare se notiamo fumo o attività sospette nei boschi?

Per qualunque ipotesi di incendio telefonare sollecitamente al NUE 112, che coinvolgerà i Vigili del fuoco. Per attività sospette (in assenza di sentori di incendio) è ancora attivo il 1515 dei Carabinieri.

Chi dobbiamo contattare in caso d’incendio? Solo il 115 o anche altri numeri?

Si suggerisce di abituarsi a chiamare il NUE 112 (Numero unico di emergenza).

Possiamo ricevere aggiornamenti in tempo reale da qualche canale ufficiale (sito web, app, social)?

Il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco ha alcune pagine dedicate sul  tema ed un canale telegram, atto a conoscere le emergenze più gravi in corso a livello nazionale. La Regione Emilia-Romagna da ampio risalto al rischio incendi boschivi ed emana un bollettino per la popolazione (cfr. link sopra riprodotto). Oggi la sicurezza passa anche per i social, è un aspetto importante: si consiglia di verificare  se il Comune dove si risiede, o dove si sta in vacanza, ha attivato un canale social per comunicare in tema di emergenze di protezione civile in genere. Il Comune, infatti, è l’indiscussa autorità territoriale di protezione civile e mediante i social è a volte in grado di abbattere i tempi nel comunicare in tema di sicurezza.

È utile segnalare vegetazione secca o discariche abusive vicino ai boschi? A chi?

Situazioni ritenute gravi ed anomale vanno segnalate al Comune, il quale può, anche coinvolgendo altre Istituzioni ed Enti, tra cui Carabinieri Forestali e Vigili del fuoco, valutare la rilevanza della situazione segnalata e, talora, provvedere alla messa in sicurezza con ordinanze o con altri interventi, attinenti alla propria competenza amministrativa. Le violazioni palesi alle normative ambientali vanno segnalate anche ai Carabinieri.

(a cura della Direzione regionale dei Vigili del Fuoco dell'Emilia-Romagna)